Bruxelles – Sembrano non avere fine i grattacapi di Facebook dopo l’annuncio che WhatsApp avrebbe condiviso i dati dei suoi utenti con il social network. Questa volta i guai arrivano da Oltremanica, dove l’autorità britannica per la protezione dei dati (Ico) ha aperto un’inchiesta per verificare la legalità della “migrazione” dei dati in base alla nuova normativa sulla privacy. Il colosso statunitense ha quindi deciso di mettere in stand-by il processo di trasferimento ma solo per gli scopi pubblicitari, mentre le altre informazioni degli utenti WhatsApp passeranno comunque nelle mani di Facebook.
L’ICO ha chiesto a Facebook e WhatsApp di firmare un impegno scritto a fornire spiegazioni su come saranno usai i dati raccolti, garantendo anche che gli utenti ne possano mantenere sempre il controllo. In caso contrario, l’autorità britannica avrà il potere d’intervenire e di obbligare le società ad apportare i cambiamenti richiesti. Da parte sua, Facebook detto di essere disponibile a collaborare con le autorità del Regno Unito, così come con tutte quelle che stanno avanzando dubbi sulla sua politica di tutela della privacy, antitrust italiano compreso.