Roma – Con la vittoria di Donald Trump alle presidenziali Usa “sono sicura che nulla cambierà nei solidi rapporti tra Italia e Stati Uniti”. Lo spiega la ministra della Difesa, Roberta Pinotti, in una intervista al Corriere della sera, aggiungendo che il prossimo inquilino della casa Bianca usa già toni “molto diversi da quelli della campagna elettorale”.
Potrebbero però non cambiare i contenuti, che in materia di difesa prevedono una riduzione delle risorse destinate al sistema di difesa nel nostro continente. Secondo Pinotti, questa linea era tutto sommato già stata avviata dallo stesso Obama “nel richiamo alla responsabilità dell’Europa”. Dunque, prosegue l’esponente dell’esecutivo, la linea di Trump “può trasformarsi in un’occasione” per l’Ue e “aiutarci a superare lo scetticismo che molti Stati mostrano rispetto a una strategia comune per il rafforzamento della difesa”.
Sarà la prossima riunione dei ministri europei suoi colleghi, il 14 e 15 novembre prossimi, “l’occasione per capire le concrete prospettive di avanzamento nel percorso comune”, indica Pinotti, “o se invece resteranno i ‘distinguo’ di molti partner”. Resistenze che “arrivano da diverse parti” e di fronte alle quali si deve “rilanciare, mostrare che l’Europa è davvero in grado di gestire una nuova strategia di sicurezza e difesa anche in materia di immigrazione e terrorismo”.
Quando la giornalista le fa notare che sulla Nato Trump non sembra orientato al dialogo, l’esponente dell’esecutivo risponde che “le prime parole dimostrano che Trump avrà un atteggiamento diverso”, anche perché “gli Stati uniti, così come l’Europa hanno bisogno di un’alleanza forte e coesa”.
Infine, Pinotti sembra apprezzare l’orientamento del futuro presidente Usa nei confronti della Russia, con la quale Trump punta a una distensione dei rapporti e alla collaborazione. “Per l’Italia il dialogo con la Russia è e sarà sempre importante”, spiega la titolare della Difesa, ed “è da evitare il ritorno ad un clima da guerra fredda, per di più in un momento delicato come quello che stiamo vivendo nella lotta al terrorismo fondamentalista”.