Bruxelles – Se l’estrema destra e i movimenti anti-estabilishment festeggiano, le altre leadership europee reagiscono alla vittoria di Donald Trump tentando di mantenere il sangue freddo e garantendo il massimo impegno nella collaborazione con gli Usa. “Questa elezione americana apre un periodo di incertezza. Va affrontata con lucidità e chiarezza”, ha commentato l’elezione il presidente francese, Francois Hollande, secondo cui bisogna essere “vigili e sinceri” con il partner Usa. Per il ministro degli Esteri di Parigi, Jean Marc Ayrault, “dopo la Brexit, dopo l’elezione di Trump, l’Europa non si deve piegare. L’Europa deve essere più solidale e più attiva e più offensiva”. Adesso “non dobbiamo abbassare la testa, non dobbiamo chiuderci su noi stessi”, insiste Ayrault, assicurando: “Gli Usa sono i nostri alleati e vogliamo continuare a lavorare con loro”.
“Niente sarà più semplice, molte cose diventeranno più difficili”, è stata la previsione del capo della diplomazia tedesca, Frank-Walter Steinmeier, che ha chiesto una riunione straordinaria dei ministri degli Esteri Ue. “La Germania e gli Stati Uniti sono legati da valori: la democrazia, la libertà, il rispetto dei diritto, della dignità dell’uomo indipendentemente dal colore della sua pelle, della sua religione, del suo sesso, del suo orientamento sessuale o delle sue convinzioni politiche”, ha ricordato la cancelliera tedesca, Angela Merkel, aggiungendo: “È sulla base di questi valori che propongo una collaborazione stretta al futuro presidente degli Stati Uniti, Donald Trump”.
“Il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno un rapporto durevole e speciale basato sui valori della libertà, della democrazia e dell’impresa”, ha affermato la premier britannica, Theresa May: “Noi – ha assicurato – siamo e restiamo alleati solidi in materia di commercio, sicurezza e difesa”. Anche il premier spagnolo, Mariano Rajoy, congratulandosi con Trump, si è impegnato a lavorare con il neo presidente americano, ricordando che gli Stati Uniti sono un “alleato indispensabile” per il Paese. Il ministro degli Esteri di Madrid si è poi detto fiducioso che la nuova era nelle relazioni bilaterali possa servire a “rinforzare e consolidare” la partnership tra Spagna e Stati Uniti e ad “approfondire l’amicizia tra i nostri Paesi e popoli”.