Roma – “Chi l’avrebbe detto che Trump avrebbe vinto” le presidenziali Usa? “Eppure è così e noi abbiamo rispetto” per la decisione degli elettori statunitensi. Questa la reazione del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al risultato elettorale che consentirà a Donald Trump di varcare la soglia della Casa Bianca il 20 gennaio prossimo. Renzi, nel suo intervento davanti a una platea di sindaci per il Sì al referendum costituzionale, non nasconde la delusione ma conferma che le relazioni bilaterali rimarranno forti tra i due Paesi e annuncia che “collaboreremo con la nuova presidenza degli Stati uniti e al rapporto tra Usa e Ue”
Anche per l’inquilino di Palazzo Chigi, dunque, ci sarà bisogno di intessere rinnovate relazioni tra le due sponde del Nord Atlantico e “adesso, a maggior ragione dopo oggi, va affrontato il rapporto tra Ue e Italia”, con il nostro Paese che “deve essere leader nella discussione” europea.
La vicenda Trump, a suo avviso, indica che “bisogna scegliere se governare il cambiamento o seguirlo soltanto”. Quindi “basta con la logica del ‘ce lo chiede l’Ue’”, tuona il premier, “è l’ora di dire noi cosa chiediamo” all’Unione europea, che “continua a farci la morale su tutto e dimentica gli impegni sui migranti”.
Su quello che “chiediamo” all’Europa, Renzi torna a confermare la linea dura riguardo alle spese per il terremoto e la prevenzione sismica, ribadendo per l’ennesima volta che, “piaccia o no agli amici di Bruxelles, tutto ciò che serve per l’adeguamento antisismico si farà” senza tenere conto dei vincoli imposti dal Patto di stabilità.