Roma – Le domande di asilo nei Paesi Ue è cresciuto del 6% nel secondo trimestre 2016. Il valore, indicato dal presidente dell’Istat Giorgio Alleva in audizione davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sul Sistema di accoglienza, e basato su fonti Eurostat, si riferisce a chi ha presentato richiesta per la prima volta. In valore assoluto, ha aggiunto Alleva, si tratta di 305.700 rifugiati.
Di questi, “sei su dieci hanno presentato domanda in Germania, che nel secondo trimestre ha accolto quasi 190mila persone, il 61% del totale”. Al secondo posto si colloca “l’Italia, che nello stesso periodo ha accolto le domande di oltre 27mila persone”, pari a “circa il 9% del totale” di rifugiati. Seguono nell’ordine la Francia, l’Ungheria e la Grecia.
Il presidente dell’Istituto nazionale di statistica ha poi illustrato alcuni dati relativi alle nazionalità di provenienza dei richiedenti asilo in Italia nel 2015. Al primo posto si colloca quella nigeriana, “che da sola copre oltre il 20% dei nuovi ingressi”, e nella top ten, ha segnalato Alleva, “tra il 2014 e il 2015 escono dalla graduatoria Somalia ed Eritrea, mentre entrano tra i primi 10 Ucraina e Costa d’Avorio”.
Riguardo alla composizione di genere dei richiedenti asilo, “è nettamente squilibrata in favore degli uomini”, ha riferito il numero uno dell’Istat, quantificando in “circa il 90% dei casi” le richieste maschili su quelle totali. I minori, infine sono “poco più di 2mila” e “rappresentano circa il 4% dei flussi migratori in ingresso”.