Bruxelles – Entro la fine di novembre, la Commissione europea adotterà il suo piano per incentivare gli investimenti degli Stati membri nel settore della difesa. Ad annunciarlo l’Alto rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza, Federica Mogherini, nel corso di uno scambio di vedute con gli eurodeputati della commissione Affari esteri del Parlamento europeo sulla messa in atto della Strategia globale sulla difesa presentata a giugno. L’idea è quella di incentivare una maggiore integrazione tra gli Stati membri, anche nel settore degli investimenti sulla Difesa così da creare delle “economie di scala e aiutare i budget dei nostri Stati membri, sotto pressione dopo anni di crisi”. Su questo sta lavorando la Commissione che “presenterà e adotterà entro la fine di novembre un ‘piano d’azione per la difesa europea’, focalizzato sugli incentivi per investimenti sulla capacità industriale degli Stati membri”, ha spiegato Mogherini agli eurodeputati.
Il piano potrebbe essere presentato il prossimo 30 novembre. “Credo ci sia un grande potenziale perché la Commissione supporti lo sviluppo delle capacità degli Stati membri attraverso il sostegno alla tecnologia e alle basi industriali per la difesa europea”, ha continuato l’Alta rappresentante, assicurando che il lavoro della Commissione su questo versante procede in modo “molto positivo” e che “avrà un grande impatto sull’economia dei nostri Paesi”. La questione sta particolarmente a cuore all’Italia che, nel suo piano per una difesa comune europea aveva proposto alcune idee concrete, come quella di un’esenzione dall’Iva per gli investimenti su progetti di cooperazione militare a livello Ue o incentivi per l’innovazione tecnologica. Il nostro Paese, come recentemente ricordato dal ministro per la Difesa, Roberta Pinotti, sarebbe anche favorevole ad una misura più radicale, cioè quella di scorporare dal patto di stabilità le spese sostenute dagli Stati per progetti comuni nel settore della Difesa. Un progetto a cui sarebbero favorevoli anche Francia, Germania e Spagna che con l’Italia hanno trovato un punto di convergenza su una proposta condivisa per una difesa comune europea. Difficile che nella sua proposta la Commissione si spinga così oltre. Il collegio dei commissari potrebbe invece decidere di proporre modifiche al mandato del Fondo europeo per gli investimenti strategici, il braccio finanziario del Piano Juncker, così da consentirgli di finanziare anche progetti nel settore della Difesa, cosa che oggi non è possibile. Ma anche su questo la decisione sarà presa nelle prossime settimane.