Bruxelles – Il Parlamento della Vallonia ha dato il suo via libera al Ceta, l’accordo economico tra Unione europea e Canada. L’Assemblea riunita nella capitale della regione Namur, dopo aver ricevuto le rassicurazioni richieste e trovato un accordo con la Commisisione, ha votato a larga maggioranza (58 a favore e 5 contro) una mozione che delega al governo federale il potere di sottoscrivere l’accordo. A favore del Ceta la maggioranza composta dai socialisti di Paul Magnette e dai popolari del Centro Democratico Umanista e l’opposizione dei liberali MR (gli unici favorevoli fin dall’inizio), contrari i Verdi e la sinistra radicale del Partito dei lavoratori del Belgio (Ptb). Con questo voto si chiude lo scontro tra la regione francofona da una parte e l’Unione europea e il Canada dall’altra, e domenica 30 il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk riceverà a Bruxelles il premier canadese Justin Trudeau per la cerimonia della firma dell’accordo.
In serata è arrivato anche il via libera dell’altro parlamento regionale che si opponeva al Ceta, quello di Bruxelles, dove il libero scambio con Ottawa è passato con 60 voti a favore e 16 contrari.
Nella mozione il Parlamento vallone precisa che “procederà a intervalli regolari a una valutazione degli impatti socio-economici e ambientali dell’applicazione provvisoria del Ceta”, che appunto entrerà in vigore in maniera parziale dopo che i ministri dei Ventotto daranno il loro assenso e dopo che lo avrà dato anche la Plenaria del Parlamento europeo, probabilmente il prossimo gennaio. La mozione ricorda anche che il Belgio “chiederà alla Corte di giustizia europea se l’Ics (il tribunale per la risoluzione delle controversie tra multinazionali e Stato erede dell’Isds, ndr) è compatibile con i trattati europei”.