Bruxelles – “Non ci saranno mai arbitraggi privati nell’ambito del Ceta”. Il presidente della Regione Vallonia, Paul Magnette, è intervenuto questa mattina alla radio belga Rtl per spiegare cosa ha ottenuto con le negoziazioni condotte tra la sua Regione, quella di Bruxelles e il governo Federale sull’accordo commerciale dell’Ue con il Canada, il Ceta.
Queste precisazioni diventeranno, se accettate anche dagli altri ventisette e dal Canada parte integrante dell’accordo, anche se si tratterà solo di un “allegato” al trattato, che non è stato riaperto.
Oltre alle nuove regole sull’arbitraggio, che dovranno essere verificate dalla Corte di Giustizia dell’Ue, Magnette ha anche confermato che sul Ceta esistono alcuni “miti”. Alcuni politici in Belgio si sono vantati di aver ottenuto, ad esempio, il divieto di ormoni nelle carni bovine. Ma come ha sottolineato il conduttore delle trasmissione Antonio Solimando, la misura era già prevista. La possibilità di carne agli ormoni “non era nel trattato, non è mai stata scritta”, ha spiegato Magnette. “Leggendo alcune disposizioni si capisce che si applica la legislazione europea… ma scriverlo nero su bianco – ha rivendicato – mettendo tutta la chiarezza necessaria aiuta a dissipare ogni dubbio. Su alcune cose abbiamo chiesto che ci fossero dei chiarimenti, perché se ci si dice che la popolazione non deve avere timori, se questi timori sono infondati, allora scriviamolo!”.