Strasburgo – La strategia europea sui gas naturali liquefatti (Lng) deve prevedere un approvvigionamento più sicuro, il taglio delle emissioni di carbonio e garantire prezzi accessibili. A dirlo è il Parlamento europeo riunito in plenaria con l’approvazione di una risoluzione sul tema. Il parlamento chiede alla Commissione di ridurre sempre di più la dipendenza dell’Unione europea dal gas russo utilizzando i sussidi sull’eliminazione graduale e efficace dei combustibili fossili.
Ci sono tre grandi temi da affrontare per il superamento della dipendenza energetica secondo il relatore della risoluzione Ándras Gyürk, europarlamentare dei popolari. “Prima di tutto abbiamo bisogno di diversificare gli approvvigionamenti, in secondo luogo bisogna completare la realizzazione delle infrastrutture per il gas che mancano, e infine è necessaria una maggiore armonizzazione delle regole, delle procedure e delle strutture tariffarie”.
Il Parlamento ritiene che una via di fuga dalla dipendenza europea dal gas russo sia da cercare “nell’uso dei Lng, i gas naturali liquefatti e nelle riserve di gas, insieme a un uso sempre maggiore ed efficiente dell’energia rinnovabile che permetta di ridurre la dipendenza dal gas russo”.
Tuttavia, “raddoppiare la capacità del gasdotto nordeuropeo”, avvertono dal Parlamento, “potrebbe produrre effetti controproducenti sulla sicurezza energetica, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e solidarietà tra gli Stati membri”.
Un ruolo fondamentale per la sicurezza energetica lo gioca il commercio. Il Parlamento ricorda che “la politica commerciale dell’Unione dovrebbe puntare il più possibile alla diversificazione energetica e a ridurre la loro dipendenza sull’energia importata da pochi fornitori”.