Roma – “Troppe volte, nella dialettica interna e internazionale, l’Unione” europea “viene criticata, le sue regole trattate come l’esempio di una burocrazia complessa e, a volte, addirittura oppressiva”. Sembra una bacchettata al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, quella arrivata dal capo dello Stato, Sergio Mattarella. Parlando a un convegno a Gorizia, l’inquilino del Colle interviene così nello scontro che in questi giorni sta andando in scena sull’asse Roma-Bruxelles, con le minacce di veto sul bilancio Ue da parte del premier, e la lettera severa della Commissione europea sulla legge di bilancio per il 2017.
Per Mattarella, l’Unione europea “è un progetto di grande valore, che va coltivato quotidianamente, anche per rimuoverne le imperfezioni, le contraddizioni, per migliorarlo sulla base di una critica anche severa ma costruttiva” e “attenta”. Anche se dal Quirinale negano che il destinatario del messaggio sia proprio Renzi, è difficile non interpretare le parole del presidente come un invito ad abbassare i toni rivolto al premier, e come un messaggio di rassicurazione alle istituzioni europee.