Bruxelles – Nell’economia tedesca esiste un settore molto potente, numero uno nell’export: la produzione e vendita di armi e munizioni. Nell’ultimo anno la vendita di armi leggere è lievemente diminuita (circa 0,8 milioni di euro in meno rispetto al 2015), mentre l’export delle munizioni per armi leggere è esplosa raggiungendo numeri record.
In totale è di 4.029 miliardi di euro il guadagno che la Germania ha tratto dall’export di armi e armamenti nella prima metà del 2016: mezzo miliardo in più rispetto allo stesso periodo del 2015. Secondo il Rapporto sull’export delle attrezzature militari del governo tedesco, l’esportazione di munizioni per armi leggere si è moltiplicata, come segnalato anche dall’agenzia di stampa tedesca Dpa. L’export di munizioni per armi leggere è salito a un livello record di 283,3 milioni di euro, dieci volte in più rispetto ai 27 milioni di euro del 2015.
I maggiori compratori di armi leggere provenienti dalla Repubblica federale tedesca sono la Francia, l’Iraq e la Polonia. Dal 2014 la Germania rifornisce i combattenti curdi nel nord dell’Iraq, per sostenerli nella loro guerra contro lo Stato Islamico (Isis). 16.000 fucili d’assalto G36 e G3 sono stati approvati dal governo federale fino ad oggi, oltre a migliaia di fucili, bazooka e bombe a mano. La più grande voce di bilancio è stata una nave da guerra per l’Algeria che da sola è valsa un miliardo di euro.
Il Rapporto sull’esportazione di armi viene pubblicato dal Ministero Federale dell’Economia a intervalli semestrali. Il ministro responsabile, Sigmar Gabriel, promette da tempo una gestione più sensibile dell’esportazione di armi e una riduzione del commercio stesso. C’è chi però lo critica e accusa di fornire armi anche a paesi in crisi come l’Arabia Saudita.
Secondo il Rapporto sull’esportazione di armi tra i principali clienti di armi tedesche c’è anche la Turchia che si è spostata dal venticinquesimo all’ottavo posto. In totale sono stati venduti armamenti per un valore di 76,4 milioni di euro, fra cui parti di aeromobili, veicoli aerei senza equipaggio, attrezzature di supporto a terra tutte destinate al Bosforo. Il governo turco è un importante alleato della Germania nella politica dei rifugiati e nella lotta contro l’Isis.
La Corea del Sud, che vive sotto la minaccia crescente del Nord comunista, è salita dal decimo al quarto posto con l’acquisto di armi dalla Germania del valore di circa 205 milioni di euro. L’Arabia Saudita invece, partner geostrategico fondamentale per il governo federale tedesco in quella specifica regione, rimane sulla lista dei più grandi acquirenti, classificandosi al terzo posto. Le esportazioni di armi verso il Regno wahabita sono aumentate di 2,5 volte rispetto al 2015, che corrisponde a 484 milioni di euro. Dal 2008 l’Arabia Saudita ha il permesso di produrre fucili di tipo G36 e G3 sotto licenza della fabbrica di armi tedesca Heckler & Koch. L’offensiva militare saudita si avvale di questo tipo di armi leggere contro lo Yemen dal 2015.
Armi come fucili d’assalto, fucili mitragliatori e granate sono considerate le più letali in guerra e nei conflitti: si stima che 19 su 20 morti in guerra siano per mano di armi leggere.