Roma – Al governo Italiano non va giù la bocciatura del Ceta, l’accordo di libero scambio tra Ue e Canada, da parte della Vallonia. È un precedente che “mina la nostra credibilità” come Unione europea, secondo il sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto. “Come ci presentiamo a negoziare con altri Paesi”, si domanda, “sapendo che tutto può essere bloccato da un’Assemblea rappresentativa di mezzo Stato membro?”.
Scalfarotto, in audizione davanti ai senatori della commissione Politiche Ue, non critica solo lo stop arrivato dal Belgio, ma anche il comportamento della Commissione eurpopea, colpevole a suo avviso di aver aperto la strada alle ratifiche nazionali dopo che “in molte occasioni aveva dichiarato ufficialmente di voler considerare il Ceta un trattato di competenza esclusiva dell’Ue”.
Chiamato a riferire più in generale sulla politica commerciale dell’Ue, l’esponente del governo ha affrontato anche il tema del Ttip, l’accordo di libero scambio tra Ue e Stati uniti, riferendo del sostanziale stallo su due punti che l’esecutivo italiano ritiene più rilevanti, ovvero “il capitolo sull’accesso agli appalti pubblici e quello sulla protezione dei marchi tipici”.
Scalfarotto si è mostrato non molto ottimista sul futuro del trattato, sottolineando che “ad oggi, con le elezioni presidenziali alle porte”, il rappresentante statunitense per il commercio Michael Froman “non è in grado di garantire neppure la cristallizzazione della negoziazione al punto in cui è arrivata”. La futura amministrazione della Casa Bianca, infatti, “potrebbe decidere di ripartire da zero o addirittura far cadere il ttip nel nulla”, ha segnalato il sottosegretario.