Bruxelles – Dopo dieci mesi di paralisi politica, sembra che la Spagna riuscirà finalmente a riavere un governo. A spianare la strada a un nuovo esecutivo di Mariano Rajoy, al potere dal 2011, la scelta del comitato federale del Partito socialista europeo che ha deciso che il Psoe si asterrà al prossimo voto di fiducia nei confronti dell’ex premier, che ha vinto sia le elezioni di dicembre che quelle di giugno ma senza riuscire ad ottenere la maggioranza assoluta. Se i socialisti avessero deciso di votare contro Rajoy, anche questa volta il leader del partito popolare non avrebbe avuto la fiducia per formare un nuovo governo e si sarebbe dovuti tornare alle urne per la terza volta in un anno.
“Astensione non significa appoggio”, ha chiarito Javier Fernandes, presidente temporaneo del Psoe dopo le dimissioni del segretario generale, Pedro Sanchez, che si era sempre opposto ad un nuovo governo di Rajoy. “Il partito socialista è arrivato a questa decisione dopo un approfondito dibattito, in un momento difficile per il Paese per l’assenza di governo”, ha spiegato Fernandes, ammettendo che “la ripetizione delle elezioni sarebbe dannosa per gli interessi della Spagna e degli spagnoli”.
Gli avversari di Sanchez insomma hanno preferito ammorbidire la propria posizione e rimanere all’opposizione piuttosto che rischiare un risultato elettorale ancora più umiliante di quelli ottenuti nel dicembre del 2015 e lo scorso giugno. Rajoy si presenterà in parlamento, il 29 o 30 ottobre, per avere la fiducia e dare alla Spagna, all’inizio di novembre, un nuovo governo dopo oltre 300 giorni di interim.