Bruxelles – “Non sarà possibile rispettare l’ultimatum” sul Ceta. Questa mattina parlando alla radio belga Rtl il presidente del Parlamento vallone André Antoine ha mantenuto la linea già espressa venerdì dal presidente della regione Paul Magnette: la sua assemblea non darà una risposta positiva per l’accordo sull’accordo di libero scambio tra l’Europa e il Canada entro la notte di lunedì. Cade dunque, come previsto, nel vuoto la richiesta della Commissione e del Consiglio europeo tesa a salvare il vertice tra Ue e Canada del 27 ottobre, quando si sarebbe dovuto firmare definitivamente l’accordo Ceta.
“Vogliamo la trasparenza, vogliamo che la democrazia sia rispettata”, ha spiegato Antoine denunciando la mancanza di trasparenza in generale nei trattati europei, ammette che molte concessioni sono state fatte. Secondo il presidente del parlamento vallone, “mai un trattato europeo ha fatto progressi come questo Ceta”, “ma non basta”.
Antoine chiede poi di “mettere ordine nella marmellata di testi” che compongono il trattato. Parla del trattato Ceta in sé stesso, ma anche i suoi allegati, le sue dichiarazioni interpretative, gli scambi di lettere… il contenuto delle ultime trattative secondo il politico vallone dovrebbe essere trasposto nei testi ufficiali.
Già ieri la Vallonia si era detta “delusa” da una nuova proposta trasmessa domenica dalla Commissione europea sulla per la protezione degli investimenti, per rassicurare la regione belga sui contenuti del Ceta.
“Ci arriva un documento deludente e in parallelo ci viene dato un ultimatum. E ‘molto sorprendente. Questo ci spinge a porci domande sugli obiettivi”, ha detto all’agenzia France presse dalll’entourage del capo del governo vallone, Paul Magnette. “Questo documento ci stupisce in quanto molto meno avanzato rispetto a quelli di venerdì e sabato”, aggiunge la fonte.