Bruxelles – Il Primo ministro belga Charles Michel ha annunciato con una telefonata verso le 14.30 al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk che il suo Paese non firmerà l’accordo di libero scambio con il Canada, il Ceta.
Il capo del governo federale ha parlato dopo un incontro a Bruxelles con alcuni ministri e i Presidenti delle Fiandre, della Vallonia e della Regione di Bruxelles. Il leader vallone, Paul Magnette, ha confermato di aver respinto l’ultimatum da parte del Canada e Unione Europea, che gli avevano chiesto di decidere prima notte di oggi, altrimenti sarebbe saltato il summit con il Canada di giovedì, in cui si sarebbe dovuto sottoscrivere ufficialmente l’accordo. “Non ci sono le condizioni per firmare”, ha detto Michel.
Michel ha aggiunto che il dialogo con la Vallona “resta aperto” per consentire in futuro la firma dell’accordo di libero scambio.
Oggi tutte le comunità francofone o a maggioranza francofona hanno espresso il loro “no” alla firma, impedendo al governo federale di impegnarsi: il Parlamento Vallone, il governo della Regione di Bruxelles e la comunità linguistica francese.
A fine giornata Tusk ha scritto su Twitter che “insieme al primo ministro canadese Justin Trudeau pensiamo che il summit di giovedì sia ancora possibile. Incoraggiamo tutte le parti a trovare una soluzione. C’è ancora tempo”. Bruxelles per ora non vuole ancora gettare la spugna