Bruxelles – Il “no” al Ceta, l’accordo commerciale tra Canada e Ue, costituisce una situazione di “grande imbarazzo” per l’Unione europea, secondo il giornale canadese “Toronto Star”. Su altri quotidiani si legge anche l’accusa al Belgio di avere un iter decisionale troppo complesso. È questa l’opinione riportata da diversi media canadesi in merito alla mancata firma dell’accordo commerciale a causa della ferma opposizione della Vallonia e della comunità francofona belga. Il giornale “Le Devoir” scrive che la necessità di avere “l’accordo dei Parlamenti di tutte le entità che lo compongono” fa del Belgio uno stato con un “modo di funzionamento molto complesso”. La stessa opinione viene riportata da “La Press”, che sottolinea, in particolare, come l’Ue sia tenuta in scacco da un gruppo politico che rappresenta appena lo 0,19% dei cittadini europei.
Non mancano neppure le opinioni favorevoli. Sostegno alla Vallonia e al “no” arriva, per esempio, da “Le Journal de Montreal”: in un articolo intitolato “Chapeau, les Vallons”, si complimenta con i valloni per essersi fatti portatori di un messaggio “formidabile” e cioè che “diktat e ultimatum non impressionano”. Secondo il noto quotidiano, il rifiuto del Ceta è “ancora più importante e imponente della Brexit” perché costituisce un chiaro atto di opposizione alla globalizzazione.