Bruxelles – “Non sono rassicurato”, anzi “ho il sentimento che ci sia una radicalizzazione delle posizioni, soprattutto da parte della Vallonia”. Il premier belga Charles Michel si mostra preoccupato al suo arrivo al secondo giorno del Consiglio europeo. Oggi sul tavolo dei leader ci sarà il dossier commercio, e quindi il Ceta, il libero scambio con il Canada, anche se sulla partita al momento i leader sono più spettatori che altro. Dopo che ieri la regione francofona del Belgio ha rifiutato il compromesso proposto dalla Commissione “abbiamo passato al notte a cercare di trovare delle soluzioni, delle formule, ho anche contattato il Justin Trudeau (il premier canadese, ndr) per vedere quali sono le possibilità di prendere in conto le preoccupazioni che sono ancora espresse” da parte della Vallonia, ha spiegato il primo ministro belga.
“La Vallonia ha fatto conoscere il suo punto di vista e la Commissione ha risposto con celerità e simpatia”, ha detto al suo arrivo al palazzo del Consiglio il presidente Jean-Claude Juncker secondo cui “finché i negoziati sono in corso non parlerei di impasse”. E i negoziati per una volta non sono in corso a Bruxelles ma a Namur, città sede del parlamento della Vallonia, dove il presidente Paul Magnette sta discutendo con la ministra canadese del Commercio Chrystia Freeland e la commissaria Cecilia Malmstrom per provare a trovare un accordo. La riunione della commissione Affari europei del Parlamento vallone, prevista per le 9:30, è stata posticipata in attesa della fine dell’incontro.