Bruxelles – 88 eurodeputati hanno firmato una lettera per esprimere il loro “pieno sostegno” al Parlamento della Vallonia e al Parlamento della Federazione Vallonia-Bruxelles per quanto riguarda il loro rifiuto di delegare il proprio potere al governo federale belga per la firma dell’accordo economico e commerciale globale Ceta.
Il leader della Vallonia Paul Magnette ha analizzato la nuova proposta fattagli dalla Commissione europea sull’accordo fra l’Unione europea e il Canada (Ceta), e nella settimana scorsa il parlamento della Vallonia ha espresso più volte la sua opposizione ai testi che gli erano stati sottoposti.
Nella lettera gli eurodeputati hanno sottolineato la mancanza di trasparenza del trattato ed elogiato il Parlamento della Vallonia per il suo “coraggio esemplare” in un contesto di “profonda crisi democratica”, ponendo al mittente una domanda retorica: “A quale scopo serve la democrazia, se le decisioni vengono prese in anticipo?”.
“Questo accordo, negoziato dietro a delle porte chiuse e senza aver consultato i rappresentanti eletti dai cittadini europei, solleva molte questioni democratiche”, si legge nella lettera. “Nel respingere l’ultimatum imposto dalla Commissione europea e le varie minacce fatte nei giorni scorsi avete messo a segno un colpo a favore della vitalità democratica”.
Fra gli 88 firmatari (tra i quali il capogruppo dei Verdi Philippe Lambert) ci sono alcuni italiani fra cui Isabella Adinolfi (Efdd), Laura Agea (Efdd), Tiziana Beghin (Efdd), Fabio Massimo Castaldo (Efdd), Sergio Cofferati (S&D), Eleonora Forenza (Gue/Ngl), Curzio Maltese (Gue/Ngl), Pier Antonio Panzeri (S&D), Barbara Spinelli (Gue/Ngl), Dario Tamburrano (Efdd), Marco Valli (Efdd) e Marco Zullo (Efdd).