Migranti, questioni economiche globali, e commercio sono la parte più sostanziosa della bozza di conclusioni del Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre, che pubblichiamo in allegato. Il testo risale al 17 ottobre, il giorno del “terremoto Ceta” con i ministri dei Ventotto che non hanno potuto sottoscrivere l’accordo commerciale con il Canada a causa del veto della Vallonia. Nella bozza c’è ancora la frase tra parentesi quadre “il Consiglio dà il benvenuto alla decisione di firmare e rendere operativo in maniera provvisoria il Ceta, e chiede al Parlamento europeo di dare prontamente il suo consenso”, frase che naturalmente dovrà ora essere cancellata e riformulata, a seconda di come andranno le discussioni sul tema. Sul fronte migranti ci si felicita dell’entrata in vigore della nuova guardia costiera e frontiera dell’Ue e si chiedono maggiori sforzi per ridurre i flussi di migranti irregolari, in particolare dall’Africa e di aumentare il numero dei rimpatri. Ancora vuoto il paragrafo sulla Russia, questione più spinosa.
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