Bruxelles – Se Barack Obama ha sostenuto il sì al referendum costituzionale è perché non ha letto il testo, non è entrato nel merito della riforma, ma è solo preoccupato, erroneamente, per la stabilità del Paese. È quanto ha dichiarato Massimo D’Alema, parlando con i giornalisti a Bruxelles a margine a margine del lancio della campagna dei socialisti ‘Together’ al Parlamento europeo. “Non credo che il presidente degli Stati Uniti abbia studiato la riforma costituzionale italiana, abbia letto i 47 articoli e che abbia voluto esprimere un giudizio di merito”, ma il suo intervento “è evidentemente politico”, ha dichiarato D’Alema. Per l’ex segretario del Pds “nel momento in cui Renzi sostiene che il successo del referendum è la condizione per la stabilità del nostro Paese è chiaro che da più parti si auspichi la stabilità, è una cosa che io auspico”, ma “vorrei chiarire a nostri interlocutori ciò che forse Renzi non spiega: il referendum non ha nulla a che vedere con la stabilità nel nostro Paese”.
Anche il Partito socialista europeo, che ha appoggiati ufficialmente il sì, sbaglia per D’Alema. “Ho chiarito”, ai leader dei socialisti che “non ci sono elezioni politiche in Italia, dove ragionevolmente il Pse dovrebbe sostenere il Pd in quanto suo membro”, ma piuttosto “un delicato referendum costituzionale che divide profondamente la sinistra”. “Ho spiegato al presidente del Pse – ha continuato – che l’Anpi e il maggior sindacato italiano si sono schierati per il No e lui non lo sapeva. Gli ho fatto capire che è una questione molto controversa che divide il campo della sinistra e su cui, dovrebbe astenersi dal pronunciare giudizi”.
Il presidente del Feps ha tirato anche una stoccata ai dirigenti del Partito Democratico. Quella italiana “è una riforma governativa, e questo è il suo limite”, in quanto “ una riforma costituzionale non dovrebbe mai essere una riforma di governo, almeno questo dice la carta dei valori fondamentali del Pd, al quale sono iscritto”. Il Pd insomma per D’Alema sta andando contro i suoi stessi valori fondativi. Per questo, ha affermato, “io li sto difendendo e mi piacerebbe che anche il gruppo dirigente del Pd li difendesse questi valori, sarebbe molto apprezzabile da parte loro”.