Bruxelles – Se l’Unione europea non riuscirà a stringere un accordo commerciale con il Canada “non sono sicura che potrà riuscirci con il Regno Unito”. La commissaria Ue al Commercio, Cecilia Malmström, ha spiegato con una “battuta” le preoccupazioni di Bruxelles riguardo allo stallo sull’approvazione del Ceta dopo il veto della Vallonia. Malmström ha più volte detto che un no al Ceta sarebbe un colpo durissimo all’intera politica commerciale dell’Unione europea, e lo ha ribadito anche ieri a margine del Consiglio Affari esteri che avrebbe dovuto, ma non ha potuto vista l’impossibilità del Belgio di firmarlo, sottoscrivere il trattato con Ottawa.
Se neanche al Consiglio europeo di giovedì e venerdì si riuscirà a trovare un accordo, “sarà una situazione molto difficile”, ha affermato Malmström, perché “se non possiamo firmare un buon accordo con un Paese come il Canada”, uno “dei nostri più stretti alleati, uno dei Paesi più democratici del mondo con un governo molto progressista e pro-europeo con cui lavoriamo sulla scena globale, su questioni climatiche, sui rifugiati”, allora “naturalmente il resto del mondo si chiederà se l’Europa è un partner affidabile e ci saranno conseguenze per la sua politica commerciale”.
E anche a Londra le preoccupazioni non sono poche. “Non è un bene per l’Ue a 27 diventare incapace di stringere accordi commerciali. Se non riesce più ad agire in questo campo ci sembra un grosso problema che si dovrà affrontare anche nei negoziati con il Regno Unito” sulla Brexit, spiega una qualificata fonte diplomatica britannica secondo cui la premier Theresa May “vuole essere di grande supporto”, per raggiungere l’accordo con il Canada, ma “anche per altri accordi commerciali perché non vogliamo che prima che ce ne andiamo si paralizzi la strategia dell’Ue”.