Bruxelles – I ricercatori europei e americani lavoreranno insieme gomito a gomito nei progetti finanziati da Horizon 2020, il programma Ue per l’innovazione e la ricerca, grazie all’accordo firmato ieri dalla Commissione europea e dal governo statunitense.
“Le idee brillanti non dovrebbero avere confini, per questo la ricerca europea è aperta alla collaborazione. Con questo accordo i migliori talenti di entrambi i lati dell’oceano Atlantico lavoreranno insieme e sempre più da vicino nell’affrontare le sfide della nostra società”. Sono le parole del Commissario europeo per la Ricerca e l’Innovazione, Carlos Moedas. L’accordo ha l’obiettivo di creare una piattaforma aperta per la cooperazione transatlantica, permettendo agli scienziati di sviluppare nuovi meccanismi di cooperazione internazionale e ridurre il rischio di fallimento dei progetti.
Il primo momento di avvicinamento tra la ricerca americana e quelle europea risale al 1998, con l’Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica, rinnovato nel 2014 e in vigore fino al 18 giugno del 2018.
“L’obiettivo è ridurre gli ostacoli nelle azioni di cooperazione transatlantica sul fronte scientifico e tecnologico, permettendo a ricercatori statunitensi che provengono dal governo, dall’università o dai settori privati di collaborare con i loro colleghi europei”, scrive in una nota la Rappresentanza americana nell’Ue, che ha firmato l’accordo nella veste dell’ambasciatore americano presso l’Unione europea, Anthony Gardner.
Il programma 2014-2020 di Horizon 2020 prevede finanziamenti per 77 miliardi di euro a progetti di ricerca scientifica e innovazione.