Bruxelles – Dopo l’esplosione di ieri nello stabilimento dell’azienda chimica tedesca Basf a Ludwigshafen, dove finora si sono registrati due morti, la ricerca delle cause dell’incidente sta andando avanti. “Il fuoco è stato spento”, ha detto un portavoce della polizia martedì mattina, la situazione però non è ancora pienamente sotto controllo: “Per i servizi di emergenza è difficile raggiungere il luogo dell’incidente.”
Durante le operazioni antincendio e di soccorso sono entrati in azione più di 160 uomini fra i quali i vigili del fuoco volontari di Ludwigshafen, i vigili del fuoco effettivi e i vigili della Basf.
Lunedì mattina almeno due dei dipendenti della società sono stati vittima dell’esplosione nello stabilimento di Ludwigshafen, causata probabilmente da un incendio partito da un oleodotto collegato al porto che ha portato poi all’esplosione. Una persona è ancora dispersa, otto sono rimaste gravemente ferite e diciassette sono le persone che hanno riportato ferite non gravi. “Siamo costernati che due dei nostri dipendenti siano morti. Hanno lottato come vigili del fuoco per salvare altre vite umane”, ha detto un membro del Consiglio della Basf Margret Suckale.
“I nostri pensieri vanno alle vittime e alle loro famiglie”, ha detto il direttore dello stabilimento Uwe Liebelt secondo una dichiarazione dell’azienda. La causa esatta dell’incidente non è ancora chiara. “Noi, naturalmente, faremo tutto il possibile per venirne rapidamente a conoscenza,” ha dichiarato Liebelt lunedì. La società ha ipotizzato che potrebbero essere state delle condutture con etilene e propilene a prendere fuoco.
I danni ambientali nell’aria e sul terreno erano inizialmente insignificanti ma una nube di fumo e fuliggine si è creata sopra Ludwigshafen, coprendo anche il cielo della vicina Mannheim. I residenti sono stati quindi invitati a rimanere nelle loro case e a tenere porte e finestre chiuse. Finora la società non ha ancora fatto chiarezza su quale sostanza sia stata sprigionata dal fuoco e dall’esplosione. Anche l’impatto economico e l’entità del danno sono ancora da verificare.
Il ministro degli interni della Renania-Palatinato, Roger Lewentz (Spd), ha dichiarato che non hanno avuto luogo inquinamenti dell’aria che potrebbero colpire i residenti. Secondo il ministro il fumo pesante che ha coperto il cielo è stato causato principalmente da alcune macchine che sono andate a fuoco nelle vicinanze degli stabilimenti.