Bruxelles – Sono otto le regioni italiane a cui andranno un miliardo e 200 milioni di nuove risorse per le piccole e medie imprese. I nuovi prestiti a tassi favorevoli sono destinati alle aziende delle regioni del Sud Italia e delle Isole: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. UN sostegno importante per le Pmi che rappresentano nel nostro Paese il 99% delle aziende nel sistema economico nazionale.
Si tratta di fondi stanziati grazie a “Iniziativa Pmi”, lanciata oggi a Roma dal Ministero per lo sviluppo economico (Mise), la Commissione europea e il Gruppo Bei (Banca europea per gli investimenti) con il fondo Fei (Fondo europeo per l’integrazione).
Il nuovo sistema rientra nella programmazione 2014-2020 dell’Unione europea, di cui l’Italia è il primo Stato membro dell’Unione a beneficiarne, e utilizza lo strumento della cartolarizzazione di crediti esistenti, cioè li cede a una società veicolo che si finanzierà tramite l’emissione di obbligazioni.
Come previsto dalla nuova regolamentazione sui Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi Sie), “Iniziativa Pmi” permette di unire fondi nazionali e regionali con quelli europei del programma Cosme (Programme for the Competitiveness of Enterprises and Small and Medium-sized Enterprises), insieme alle risorse del Gruppo Bei. Sul fronte nazionale, l’Italia ha messo a disposizione in tutto 202,5 milioni, di cui 100 milioni di Fondi strutturali Fesr.
“Nel panorama dell’economia italiana le piccole e medie imprese sono le più colpite dal credit crunch: per molte di esse l’accesso al credito è problematico da anni, specialmente per quelle del Mezzogiorno. Con l’iniziativa che annunciamo oggi, il governo si attiva per ovviare a queste difficoltà: mettiamo a disposizione 200 milioni di risorse per generare, grazie all’intervento del gruppo Bei, uno stock complessivo di 1,2 miliardi di euro di nuovo credito. E’ una cifra importante, che avrà effetti positivi per migliaia di Pmi del Sud e per le persone che vi lavorano”, ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda.