Bruxelles – Maggiore solidarietà tra gli Stati membri nell’approvvigionamento energetico di gas: è questa la novità della risoluzione approvata dalla commissione Energia del Parlamento europeo che punta alla costituzione di meccanismo di mutuo soccorso tra Stati membri che, in casi di emergenza energetica, possono chiedere agli altri di correre in loro aiuto.
Quando il progetto diventerà realtà, se necessario saranno attivati i cosiddetti “corridoi di rifornimento” che collegano sette regioni transnazionali, “le regioni di cooperazione”,. Il nuovo disegno di legge sull’approvvigionamento di gas, redatto dall’europarlamentare popolare Jerzy Buzek e approvato con 55 voti favorevoli, 4 contrari e due astensioni, autorizza gli Stati membri a sopperire alla carenza di gas di altri paesi nel caso in cui la sicurezza e la salute dei “clienti protetti”, ad esempio le famiglie, siano a rischio e la mancanza di gas non possa essere colmata con i “piani d’emergenza della propria regione”. In caso di interruzione o mancanza dei rifornimenti di gas in uno Stato membro, il sistema di mutuo soccorso dà priorità ai bisogni energetici delle famiglie e ai servizi fondamentali, ai cosiddetti “clienti protetti”.
Inoltre, la commissione Energia ha approvato un disegno di legge separato che potrebbe obbligare agli Stati a informare l’esecutivo comunitario quando avviano negoziati per i rifornimenti di energia con Paesi terzi. In questo modo, la Commissione Ue avrebbe la possibilità di verificare se l’accordo sia stato fatto “nel rispetto delle leggi dell’Unione e degli obiettivi di Unione energetica”.
Approvando la bozza legislativa, gli eurodeputati hanno sottolineato che il meccanismo di solidarietà è la soluzione estrema a cui gli Stati devono ricorrere in caso di problemi di approvvigionamento energetico e dovrebbe includere sistemi di compensazione per mitigare le conseguenze che potrebbero subire gli operatori del mercato coinvolti.
L’Europa oggi non è ancora autonoma dal punto di vista energetico. “Importando circa il 65% del gas da Russia, Norvegia e Algeria al costo di 400 miliardi ogni anno”, ha ricordato Theresa Griffin dei Socialisti e Democratici, “c’è bisogno di rendere l’Europa meno vulnerabile realizzando valutazioni di rischio regionale e piani di emergenza per rafforzare la sicurezza energetica del continente”.
L’istituzione del meccanismo di solidarietà secondo il relatore Buzek, è un “un importante passo in avanti verso il rafforzamento della sicurezza energetica di tutta la comunità europea. Più di metà del gas di cui l’Europa dipende da fornitori che godono di posizioni di monopolio”.
Approvando la bozza di legge, la commissione Energia ha conferito il mandato agli eurodeputati che avranno il compito di negoziare con il Consiglio per giungere a un testo di legge unico sulle misure di solidarietà e sul monitoraggio dei contratti nazionali di approvvigionamento energetico.