Bruxelles – Occorre sviluppare delle soluzioni di riscaldamento e raffreddamento intelligenti e azioni più concrete per creare dei sistemi sostenibili in Europa. Questo il messaggio lanciato dai leader locali dell’Ue attraverso un’opinione adottata mercoledì dalla plenaria del Comitato europeo delle regioni (CdR). Secondo il CdR, concentrarsi sugli impianti termici è, per l’Ue, cruciale, se quest’ultima vuole essere in grado di raggiungere i propri obiettivi e rispettare gli impegni presi sul clima. I sistemi di riscaldamento e raffreddamento, infatti, rappresentano ben il 50% del consumo di energia europeo.
Secondo Daiva Matonienė, viceministro dell’Ambiente lituano e relatrice dell’opinione “Una strategia dell’Ue in materia di riscaldamento e raffreddamento” , la strategia proposta dalla Commissione europea in materia potrebbe rappresentare un passo avanti, ma “manca di chiarezza”. Inoltre, la relatrice rimarca l’importanza “che l’Ue riconosca le autorità locali e regionali come cuore del processo” di promozione di sistemi di riscaldamento e raffreddamento sostenibili.
Matonienė ha inoltre ribadito la necessità che la Commissione tenga conto dei sistemi di termoregolazione già esistenti e delle “differenze geografiche e demografiche” e comprenda, pertanto, come la presenza di diversità a livello locale implichi l’impossibilità di elaborare un “approccio a taglia unica”.