Berlino – Si è tolto la vita impiccandosi in una cella del carcere di Lipsia il sospetto terrorista siriano arrestato lunedì e accusato di pianificare un attentato ad uno dei due aeroporti di Berlino. Al-Bakr, 22 anni, era in sciopero della fame dal giorno del suo arresto ed era controllato con intervalli inferiori ad un’ora, perché ritenuto a rischio suicidio.
Il sospetto terrorista era stato catturato dopo essere sfuggito ad un’operazione di polizia il sabato precedente nel comune di Chemnitz, Sassonia, quando la polizia aveva fatto irruzione nel suo appartamento grazie alla comunicazione dei servizi segreti.
Il suo arresto aveva destato scalpore, in quanto dopo aver richiesto aiuto a tre suoi connazionali, gli stessi lo avrebbero invitato a casa, legato e immobilizzato, per poi chiamare la polizia e permetterne la cattura. Connazionali che erano stati, in seguito, accusati di complicità dallo stesso Al-Bakr.
Nell’appartamento erano stati rinvenuti circa 1,5 Kg di esplosivo Tatp, lo stesso utilizzato negli attentati di Parigi e di Bruxelles e, la polizia nutriva il sospetto che Al-Bakr fosse legato al gruppo Stato Islamico, sospetto poi confermato dal procuratore della Sassonia.
Secondo il procuratore del Land il materiale esplosivo sarebbe servito a costruire un giubbotto esplosivo per commettere un attentato suicida, “un attento simile a quelli di Parigi e Bruxelles” secondo Thomas de Maizière, ministro dell’interno tedesco.
Il giovane siriano era arrivato in Germania nel febbraio 2015 e aveva ottenuto l’asilo nel giugno dello stesso anno. Ma già dalla fine del 2015 era sotto stretta sorveglianza dei servizi segreti e della polizia federale per i suoi viaggi sospetti in Siria e il suo soggiorno in Turchia, dove sarebbe avvenuta la radicalizzazione.
Il suicidio ha scatenato la reazione di diversi politici che si chiedono come questo sia potuto accadere e in particolare del suo avvocato, Alexander Hübner, che ha etichettato l’evento come “uno scandalo legale”. La polizia terrà una conferenza stampa alle ore 11 per dare maggiori informazioni sull’accaduto.