Bruxelles – I deputati della Commissione Ambiente del Parlamento europeo hanno sostenuto il divieto totale e immediato a livello europeo del commercio d’avorio e del corno di rinoceronte. Gli eurodeputati hanno votato una risoluzione che chiede che vengano stabilite delle sanzioni comuni in tutta l’Unione europea contro la tratta della fauna selvatica.
Negli ultimi anni il traffico di fauna selvatica è cresciuto, diventando una delle più grandi e redditizie forme di criminalità organizzata transfrontaliera, che ha un valore stimato di 20 bilioni di euro all’anno. L’europarlamentare liberal-democratica Catherine Bearder ha sottolineato che “il traffico di fauna selvatica è la quarta attività di criminalità organizzata più grande al mondo. E’ giunto il momento di occuparcene sul serio”. La sua relazione ha illustrato la risposta del Parlamento a un piano d’azione dell’Ue presentato dalla Commissione europea. “Le sanzioni contro il traffico della fauna selvatica devono essere molto severe in modo che riflettano la gravità di questo reato e devono essere le stesse in tutta l’Ue. Sono anche lieta del fatto che i deputati chiedano un divieto immediato per il commercio di avorio “, ha aggiunto Bearder.
Gli eurodeputati hanno invitato la Commissione europea a lavorare per la definizione di norme comuni per i reati in materia. L’Ue inoltre dovrebbe rivedere la legislazione esistente al fine di integrare un divieto di messa a disposizione e immissione sul mercato, del trasporto, dell’acquisizione e della detenzione di fauna selvatica che è stata negoziata illegalmente in paesi terzi.
Secondo i deputati l’Ue dovrebbe agire anche a livello internazionale per sostenere questi Stati nella lotta contro il traffico illegale e contribuire ai necessari quadri giuridici, attraverso accordi bilaterali e multilaterali. I deputati hanno fatto anche notare che i crimini legati al commercio della fauna selvatica possono essere collegati ad altre forme di criminalità organizzata come il riciclaggio di denaro e il finanziamento di gruppi terroristici. Gli Stati membri dell’UE dovrebbero utilizzare tutti gli strumenti pertinenti, compresa la cooperazione con il settore finanziario, per rivelare questi collegamenti.
La relazione è stata adottata all’unanimità, con 4 astensioni. Sarà messa ai voti dalla plenaria del Parlamento europeo nel mese di novembre.