Roma – “Bisogna sollecitare l’Europa a riprendere un percorso di protezione del lavoro e iniziative antidumping, che riguardano materialmente la retribuzione”. Ne è convinta Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil, che intervenendo a un incontro alla Camera dei Deputati ha sottolineato anche i “molti problemi da affrontare” connessi con l’innovazione tecnologica e i cambiamenti nel mercato del lavoro. “I processi tecnologici si possono governare”, ha dichiarato la sindacalista, prospettando “una convivenza tra cose antiche e nuove”, con l’invito a “non buttare via strumenti che abbiamo costruito” per la protezione sociale e, anzi a “immaginarne di nuovi”.
Un modo per evitare la concorrenza tra Paesi europei sul costo della manodopera, secondo il ministro del Lavoro Giuliano poletti – che sul tema era già intervenuto nella prima edizione di How can we govern Europe e quest’anno parteciperà alla terza edizione –, è gestire in comune le politiche sull’occupazione, dal momento che “la dimensione nazionale non è più sufficiente a governare fenomeni di cambiamento e innovazione tecnologica”.
L’esponente dell’esecutivo ha ricordato che “gli shock tecnologici hanno sempre portato anche perdita di lavoro”. Sebbene in passato ci sia stato poi un recupero, ha proseguito, “non so se sarà così” anche stavolta. “Pertanto, il tema è gestire questi processi perché nel medio periodo dovremo affrontare contraddizioni e tensioni sociali difficili da gestire”, ha concluso.