Lussemburgo – Le vongole di taglia piccola potranno presto tornare nelle pescherie e nei piatti italiani. Giovedì arriverà il via libera definitivo alla riduzione della taglia minima per il nostro Paese da 2,5 a 2,2 centimetri a partire dal primo gennaio 2017. Lo ha annunciato a margine del Consiglio Agricoltura e Pesca il sottosegretario Giuseppe Castiglione.
“Giovedì 13 ottobre la Commissione darà via libera a piano che sostanzialmente modifica regolamento del 2006”, ha dichiarato Castiglione che ha avuto un bilaterale con il commissario alla Pesca Karmenu Vella. Il sottosegretario la definisce una “ottima notizia” in quanto era una “misura attesa dai pescatori che affrontano la grave crisi del settore che ora nel nostro Paese verrà rilanciato”. Si trattava, secondo Castiglione, di “un problema molto sentito, per il quale si erano battuti molti governi, e oggi con molta serietà e rigore scientifico si è superato”, grazie al fatto che “è stato dimostrato che la maturità biologica di una vongola si raggiunge ai 22 millimetri di grandezza e non 25”.
La battaglia dell’Italia per ottenere questa riduzione della grandezza minima delle vongole pescabili andava avanti da due anni, a metà giugno era arrivato anche il supporto della commissione pesca del Parlamento europeo e alla fine dello stesso mese c’era stato l’ok della Commissione scientifica, tecnica ed economica per la pesca (Ctsep) dell’Unione europea. La decisione avrebbe potuto essere contestata nei due mesi successivi da Parlamento o Consiglio, ma ciò non è avvenuto, e per questo giovedì l’esecutivo di Bruxelles provvederà a dare attuazione alla modifica del regolamento.
L’europarlamentare Pd Renata Briano, vice presidente della Commissione pesca, ha espresso “profonda soddisfazione” per questa decisione che dimostra “all’Europa che i principi di sostenibilità devono valere per tutti, ma che le regole possono essere diverse a seconda dei mari di cui ci occupiamo”.