Bruxelles – “Per il suo impegno nel far uscire il Paese dalla guerra civile durata oltre 50 anni, una guerra costata la vita ad almeno 220 mila colombiani e che ha causato oltre 6 milioni di sfollati”. Questa la motivazione con cui la Commissione norvegese ha conferito il Premio Nobel per la Pace 2016 al presidente colombiano Juan Manuel Santos. “Il premio è anche un riconoscimento al popolo colombiano, che nonostante le grandi difficoltà e gli abusi, non ha smesso di sperare in una pace giusta e a tutti i partiti che hanno contribuito al processo di pace”, si legge nel testo del comitato di Oslo.
Juan Manuel Santos, attuale presidente della Colombia, si è distinto come uomo di mediazione nei negoziati con le Farc, il gruppo terrorista paramilitare marxista, riuscendo a segnare la fine delle ostilità, arrivando al cessate il fuoco, con il governo colombiano.
Congratulazioni per il premio Nobel sono giunte a Santos dal presidente della Commissione europea Juncker “da un continente di pace a un paese dove la pace sta nascendo” ha scritto Juncker in un tweet.
Congratulations to #NobelPrize winner, Colombian President @JuanManSantos – from a continent of #peace to a country whose peace is dawning.
— Jean-Claude Juncker (@JunckerEU) October 7, 2016
L’Alto Rappresentante per la politica estera europea Federica Mogherini si è detta “emozionata per il suo amico Santos: “La pace è sempre possibile per quelli che la sognano e che lavorano duro per essa”, ha commentato Mogherini, secondo cui questo “è anche un tributo a tutti i colombiani che cercano la pace e la giustizia e alle vittime del conflitto che hanno sopportato tata sofferenza”. L’Alto rappresentante sottolinea che anche il risultato del recente referendum “non è un motivo per arrendersi” e che “il dialogo verso un nuovo accordo è già ricominciato”.
Los que sueñan con la paz consiguen construirla, contra viento y marea. Emocionada con #NobelPeacePrize para mi amigo @JuanManSantos pic.twitter.com/Mm8ZHl1hL4
— Federica Mogherini (@FedericaMog) October 7, 2016
Il Premio Nobel giunge infatti in un momento particolarmente delicato per la Colombia, dopo il “no” dei cittadini all’accordo di pace tra il governo di Bogotà e le Farc. Un risultato che secondo il Comitato del Premio Nobel “ha creato una grande incertezza sul futuro della Colombia. C’è un reale pericolo – scrive la commissione norvegese – che il processo di pace si possa interrompere e la guerra civile riaccendersi”.
Tuttavia, lo stesso comitato pensa che la speranza per la pace a Bogotà non sia morta. “Il referendum non era per un voto favorevole o contrario alla pace, ma a uno specifico accordo di pace”. Il comitato norvegese sottolinea l’importanza dell’aperta di Santos a tutti i partiti affinché partecipino al processo di pace”, augurandosi che tutte le parti dialoghino in maniera costruttiva.
Premiando il presidente Santos con il Nobel per la Pace deriva anche dalla volontà Oslo vuole “incoraggiare tutti coloro che lottano per arrivare a una situazione di pace, riconciliazione e giustizia in Colombia.