Bruxelles – Il commissario Navracsics deve “chiarire immediatamente” la sua posizione, dopo avere dichiarato alla stampa di avere votato ‘no’ al referendum ungherese indetto da Viktor Orban per respingere il sistema di quote di migranti voluto dall’Ue. A chiederlo è il leader del gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, Gianni Pittella. “Se il commissario Navracsics non crede in quello che la sua stessa Commissione propone e al contrario considera che i governi nazionali non debbano seguire le decisioni prese da tutta l’Ue, allora abbiamo un problema”, fa notare Pittella, chiedendo: “Se si sente così, perché lavora per la Commissione europea?”.
Il leader di S&D al Parlamento europeo ricorda che “un commissario europeo ha il dovere di promuovere l’interesse generale dell’Ue, non gli interessi del suo stesso governo”. Atteggiamento che la decisione di Navracsics di votare ‘no’ al referendum “mette in serio dubbio”. Quella sui ricollocamenti, ricorda Pittella è una “decisione legale”, mentre il voto del commissario ungherese “va direttamente contro questa e contro la proposta giunta dalla Commissione europea di cui Navracsics fa parte”.
Nel frattempo la Commissione europea sta ancora tentando di capire quali siano state le esatte parole di Navracsics. “Stiamo cercando di chiarire con il suo team cosa abbia detto esattamente, ci serve una traduzione”, ha risposto un portavoce della Commissione europea interpellato sul tema. In ogni caso, ha continuato, è probabile che “il presidente sollevi il tema con Navracsics a margine del prossimo collegio dei commissari”.