Bruxelles – La Commissione europea e il Canada hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta sul Ceta che dovrebbe rassicurare gli Stati membri e aprire la strada a un’approvazione definitiva del libero scambio tra l’Europa e il Paese nordamericano. Il testo era stato richiesto dagli Stati membri nel summit di Bratislava, alcuni governi volevano rassicurazioni scritte su alcuni punti ritenuti più controversi prima di impegnarsi a ratificare l’accordo nei propri Parlamenti nazionali.
Il testo, che è stato pubblicato da alcuni media tra cui Politico, prova a toccare tutti i punti più sensibili. Sul diritto a regolamentare autonomamente si afferma che il Ceta non lo intaccherà e che Ue, Stati membri e Canada “potranno continuare ad adottare e applicare le proprie leggi e regolamenti per regolare le attività economiche nell’interesse pubblico”, e potranno continuare a “promuovere la salute pubblica, i servizi sociali, l’educazione, la sicurezza, l’ambiente, la protezione sociale, dei consumatori e della diversità culturali”. Per quanto riguarda i servizi pubblici si garantisce che il Ceta non li metterà in pericolo e “si afferma e riconosce il diritto dei governi, a tutti i livelli” di assicurarli “incluse aree come la salute pubblica, l’educazione, i servizi sociali e abitativi e la gestione dell’acqua”. Il testo garantisce che il Ceta “non impedisce ai governi di regolare questi servizi nell’interesse pubblico”. Sull’ambiente afferma invece che “Il Ceta riconosce esplicitamente a Canada ed Europa di stabilire autonomamente le proprie priorità”.
Ma queste rassicurazioni non bastano a tranquillizzare Greenpeace che ha pubblicato a sua volta un’analisi critica di questo testo che afferma che la dichiarazione Ue-Canada “ha lo stesso valore legale di una pubblicità per le vacanze”. Per il responsabile legale della Ong ambientalista, Andrea Carta, in essa “non c’è niente che può mettere in guardia contro le minacce che il Ceta porta alla natura, ai nostri standard di salute e del lavoro”.