Roma – “L’Unione europea ha senz’altro sbagliato il modo di impostare il negoziato” per il Ttip, l’accordo di libero scambio con gli Stati uniti, “ma hanno sbagliato anche gli americani che l’hanno totalmente sottovalutato. L’amministrazione Obama ha privilegiato il Pacifico”. Il ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, ritiene che la responsabilità del probabile naufragio dell’intesa transatlantica non siano da ricercare esclusivamente dalla parte orientale dell’oceano. “Il Ttip probabilmente non si chiuderà”, ha ribadito intervenendo al simposio ‘Obbligati a crescere’ organizzato a Roma da il Messaggero in collaborazione con l’Abi. “Forse si troverà un accordo sulle cose su cui si poteva trovare un’intesa”, ha precisato, ma non avrà la portata che ci si attendeva.
Calenda è poi tornato a criticare la modalità prevista per la ratifica dell’altro importante accordo commerciale tra le due sponde dell’Atlantico, il Ceta tra Ue e Canada, che la Commissione europea ha preferito sottoporre all’approvazione dei Parlamenti nazionali, anziché del solo Europarlamento “per avere il consenso dei social democratici tedeschi”. Di fatto, ha denunciato Calenda, si è “svuotato” il Parlamento europeo della sua autorevolezza.