Bruxelles – Ci sono alcuni lavori che sono più richiesti di altri e ci sono Paesi europei in cui è possibile trovare maggiori opportunità occupazionali. Esserne a conoscenza è fondamentale per cercare lavoro nel posto giusto. Ad esempio, i camerieri sono più richiesti in Germania, con circa 30 mila offerte di lavoro, mentre il Regno Unito in questo periodo è il Paese europeo in cui è più elevata la domanda di medici, circa 400.
È possibile sapere in quale Paese dell’Unione europea cercare il proprio lavoro grazie a Eures (The European Employment Service), il portale europeo per la ricerca del lavoro, recentemente aggiornato e integrato con il nuovo Europass.
Nato come strumento in cui è possibile incrociare domanda e offerta tra studenti, persone in cerca di lavoro, lavoratori e datori di lavoro e istituti di istruzione e formazione, il sistema Europass così rinnovato garantisce maggiore trasparenza delle competenze e delle qualifiche.
Martedì 4 ottobre la Commissione ha adottato una proposta di revisione della decisione Europass, all’interno della nuova agenda per le competenze per l’Europa, con cui l’esecutivo comunitario spiega di voler “semplificare e adattare questi strumenti all’era digitale e ad aggiungere una nuova funzione basata sui big data per mappare e anticipare la domanda di competenze e le tendenze del mercato del lavoro”.
L’Unione europea passa anche per un sistema lavorativo più uniforme in cui diplomi e qualifiche siano interpretabili e utilizzabili in tutti i 28 Stati membri e i cittadini del continente possano così allargare le proprie aspirazioni e opportunità lavorative oltre i confini nazionali. “Le competenze aprono la strada alla prosperità e sono fondamentali per assicurarsi posti di lavoro di qualità”, secondo la Commissaria per l’Occupazione, Marianne Thyssen, per la quale è necessario “avere le competenze adeguate per mettere a frutto il proprio potenziale di cittadini attivi e sicuri di sé in un mondo del lavoro che cambia”.
In un mercato del lavoro sempre più veloce e integrato i nuovi strumenti Europass per chi cerca lavoro sono: nuovi curriculum, sistemi gratuiti di autovalutazione delle proprie competenze, informazioni personalizzate sulle opportunità di apprendimento in Europa, analisi del fabbisogno delle competenze nel mercato del lavoro.
Europass, prima ancora che essere un collettore on line di competenze, nasce nel 2004 come quadro unico comunitario per la trasparenza delle qualifiche con una decisione del Parlamento e del Consiglio europeo.
Istituito nel 2005, fino ad oggi Europass conta 126 milioni di visite, 93 milioni di modelli di documenti scaricati e oltre 60 milioni di cv Europass, in cui comunicare le proprie competenze e qualifiche in tutte le lingue dell’Unione europea. Oltre al tradizionale curriculum vitae, esistono anche altri strumenti come il passaporto delle lingue Europass o il documento Europass Mobilità, per i periodi di apprendimento o formazione trascorsi in un altro paese europeo.
Una ricerca del 2013 ha mostrato che “per oltre il 60% degli utenti intervistati i documenti Europass come il cv o il passaporto delle lingue sono stati provvidenziali per cambiare lavoro o trasferirsi”, scrive la Commissione in una nota, ma anche “a cogliere opportunità di apprendimento, ad esempio l’ammissione a istituti di istruzione, con il supplemento al certificato per il 46% degli utenti e con il passaporto delle lingue il 50%.
La Commissione ha riscontrato un ampio utilizzo degli strumenti Europass nelle zone europee con alti tassi di disoccupazione, come Italia e Spagna, Paesi che presentano tassi di impiego del cv al di sopra della media, mentre in Francia il documento Europass Mobilità è stato adattato per consentire la presentazione delle proprie competenze.
In un’Europa che vuole essere integrata e unita anche sul piano occupazionale, gli strumenti Europass sono i nuovi passaporti della conoscenza nelle mani dei cittadini europei che vogliono varcare i mercati del lavoro dei 28 Stati membri.