Bruxelles – I negoziati per l’uscita del Regno Unito dall’Ue “devono essere conclusi entro le prossime elezioni europee”. A sostenerlo è il leader dei liberali, Guy Verhofstadt, responsabile per il Parlamento europeo dei negoziati sulla Brexit. “Non posso immaginare Mr Farage che ritorna in questo emiciclo”, ha sottolineato Verhofstad, riferendosi alla paradossale situazione per cui, nel caso in cui per le prossime elezioni il Regno Unito non fosse ancora uscito dall’Ue, si rischierebbe di dovere tornare ad eleggere anche gli eurodeputati britannici.
Nonostante l’annuncio della premier britannica, Theresa May, secondo cui la notifica per lanciare la procedura di uscita arriverà a Bruxelles entro la fine del mese di marzo, Verhofstaadt è poi tornato a ribadire che “non ci sarà nessun pre-negoziato prima dell’avvio dell’articolo 50”, l’articolo che permette la procedura d’uscita di un Paese membro dall’Unione europea.
Per il negoziatore del Parlamento europeo, “la nuova relazione Ue-Regno Unito deve essere stretta”, anche “nell’interesse del 48% dei cittadini che hanno votato per rimanere nell’Unione”. Verhofstadt, tuttavia, avverte che, qualsiasi sia il nuovo rapporto che si verrà a creare, questo “non potrà mai violare le quattro libertà fondamentali” perché “i valori europei non saranno mai oggetto di negoziati”.