Bruxelles – In Estonia è stato eletto il primo presidente donna della storia del paese: è Kersti Kaljulaid, 46enne, ex rappresentate estone presso la Corte dei conti europea, proposta come unico candidato per la presidenza in Estonia. La nomina è avvenuta dopo due tentavi falliti in cui né il Parlamento, né il collegio elettorale erano riusciti a eleggere il capo dello Stato. 81 deputati su 101 hanno poi votato a favore di Kaljulaid.
Kersti Kaljulaid è nata nel 1969 a Tartu, la seconda città più grande dell’Estonia. La neo-presidente è sposata, ha quattro figli ed è anche già nonna. Ha studiato Biologia presso l’Università di Tartu per poi completare la sua formazione ottenendo un Mba, laurea di secondo livello in economia aziendale.
Ha esordito in politica quando il conservatore Mart Laar formò il suo secondo governo e offrì a Kaljulaid la carica di consigliere del primo ministro dell’Economia. Nel 2002 Kaljulaid divenne direttrice di Iru Power Plant, una filiale della società energetica statale e fu la prima donna a guidare una centrale elettrica. Nel 2004, dopo l’adesione dell’Estonia all’Unione europea, Kaljulaid fu scelta come rappresentante del paese presso la Corte dei conti europea.
Politicamente ha definito se stessa come una conservatrice liberale: si esprime a favore di politiche economiche conservatrici, ma ha al contempo un punto di vista liberale per quanto riguarda molte questioni sociali, come i diritti LGBT e l’immigrazione. Durante la sua candidatura alla presidenza alcuni media estoni avevano evidenziato il fatto che non fosse nota come i canditati precedenti. Kaljulaid ha così promesso che intraprenderà un viaggio attraverso l’Estonia per “parlare con le persone” e presentarsi a tutto il popolo.
Nella maggior parte delle interviste rilasciate finora Kaljulaid ha sottolineato di voler prestare maggiore attenzione alle politiche interne rispetto al suo predecessore Toomas Hendrik Ilves, il quale terminerà a novembre il suo mandato di presidente. “Voglio ascoltare le persone che vivono in diversi angoli [dell’Estonia] e che sono deluse dai partiti politici e dagli affari politici e pubblici in generale”, ha scritto in una lettera pubblica la scorsa settimana.
Kaljulaid ha parlato a sostegno della società civile e si è riproposta di aiutare chi ne ha più bisogno, affermando che “un’Estonia etica aiuterà i vulnerabili – il bilancio dello Stato dovrebbe sempre sostenere coloro che sono deboli, prima di spendere per coloro che sono forti”.