Roma – Internet ha riscritto le abitudini di consumo. Una rivoluzione forte di un’offerta più ricca rispetto ai negozi fisici, caratterizzata da un risparmio consistente e nella quale è più facile raffrontare i prodotti. A ciò si aggiunge la possibilità di consultare i feedback degli altri consumatori e quindi conoscere, da un punto di vista diverso da quello del venditore, pro e contro di beni o servizi. Ma quali sono i principali mercati protagonisti di questa nuova era del mondo dei consumi?
E-commerce: un mercato da 20 milioni di consumatori destinato a crescere
Negli ultimi cinque anni il commercio elettronico è cresciuto con dei ritmi che l’economia reale non conosce da almeno 15 anni. Nel periodo che va dal 2011 al 2016 si è registrato un incremento, relativo al nostro Paese, pari al 90,9% di realtà imprenditoriali che operano in Rete.
In base ai dati forniti da InfoCamere-Unioncamere sulla scorta delle informazioni del Registro Imprese delle Camere di Commercio, in cinque regioni del centro-sud si è determinata, sempre negli ultimi cinque anni, una crescita delle imprese dell’e-commerce pari a oltre il 100%. A guidare il trend è l’Abruzzo con un aumento del 187,8%, mentre in Campania vi sono 142,5% realtà imprenditoriali in più. Unione Camere ha rilevato complessivamente 15.855 imprese di e-commerce.
Quanti sono invece gli italiani che acquistano via Web? Nel nostro Paese, secondo quanto indicato dal rapporto dell’associazione “E-commerce Europe” che prende in esame oltre 25 mila imprese digitali, vi sarebbero 17,7 milioni di consumatori che scelgono l’online. Numeri ancora contenuti rispetto alla media d’Europa, che si attesta invece sul 43% della popolazione. Gran Bretagna, Germania e Francia rappresentano l’81,5% delle vendite nel Vecchio Continente. Una tendenza, quella dell’e-commerce, che sembra destinata un costante incremento, quanto meno nel nostro Paese.
Assicurazioni: il 60% degli italiani utilizza comparatori online
L’exploit dei mercati digitali interessa anche il settore assicurativo. Sei italiani su dieci, a detta degli esperti di Nextplora, impiegano i comparatori online per l’acquisto di polizze assicurative. Ma non è solo una questione di vendita, il Web rappresenta infatti lo strumento preferito dai consumatori per valutare quale assicurazione selezionare.
Cresce inoltre il numero degli assicurati disponibili all’impiego di dispositivi mobile, quali smartphone o tablet, per stabilire un canale di comunicazione con la propria società assicurativa. Le polizze online permettono inoltre di pagare in pochi click il premio ed eseguire via Web operazioni che normalmente richiedono il coordinamento con le sedi fisiche della compagnia. Un esempio? La denuncia di un sinistro o la sospensione della polizza. Ridurre tutto questo a pochi tap sullo schermo del tablet semplifica non poco la vita dell’assicurato.
Spesso poi le compagnie che operano online prevedono sconti e promozioni per i nuovi clienti, possibilità concessa grazie alla riduzione dei costi che invece gravano inevitabilmente sulle sedi fisiche. Senza contare i vantaggi della competizione serrata generata dalle compagnie che lavorano online.
Giochi online: l’intrattenimento cambia a seconda dell’età
Il Web non è solo opportunità di risparmio, ma anche una realtà in cui trascorrere il proprio tempo libero. Le soluzioni di intrattenimento sono tante e variano a seconda dell’età e delle caratteristiche dell’utente.
I più giovani amano i MOBA (Multiplayer Online Battle Arena), giochi online gratuiti protagonisti degli eSport, ovvero gli sport elettronici che ogni anno raccolgono milioni di appassionati. Il torneo di Dota 2, tra i MOBA più famosi, “The International”, ad esempio, ha generato un montepremi di quasi 20 milioni di dollari.
Chi invece ha qualche anno in più è alla ricerca di una trasposizione online delle formule più classiche di intrattenimento, come dimostra il settore del casinò. È quindi coerente con questo genere di preferenze ludico-digitali l’aumento del poker online: nei primi otto mesi di quest’anno i giocatori hanno fatto registrare un incremento della spesa del 32,4% rispetto all’anno precedente, i 163,5 milioni relativi al 2015 sono infatti diventati 216,5 milioni.
Conti online: più facili da gestire e canone annuo gratuito
I costi delle operazioni bancarie, come del resto quelli di gestione del proprio conto corrente, possono essere ridotti e in certi casi pressoché azzerati con la scelta di banche online o di istituti tradizionali che offrono prodotti a misura di Web. Una recente indagine di Corriere Economia ha infatti rilevato un costo di gestione medio dei conti tradizionali corrispondente a 135 euro annuali. Grazie a un conto online, di solito, il consumatore riesce ad azzerare il canone annuo e a ridurre in misura sensibile i costi fissi. A ciò fa da contraltare il costo dell’assistenza in filiale, che nella maggior parte dei casi determina una spesa variabile dai 2 ai 3 euro.
Il conto online permette però una gestione più semplice. Via app o computer si può verificare, in qualunque momento, il proprio saldo ed estratto conto, ma anche eseguire bonifici, pagamenti con carta di credito e domiciliare le utenze di casa. La protezione del conto è poi garantita da vari codici di sicurezza, alcuni dei quali cambiano ad ogni accesso.
La rivoluzione del Web interessa in misura trasversale le nostre abitudini di consumo e presto sarà un passaggio obbligato persino per l’interazione con le istituzioni. Chi è ancora abituato a un mondo analogico deve farsene una ragione, non c’è alternativa al digitale.