Bruxelles – Il Mediterraneo è purtroppo sempre più il cimitero d’Europa: solo nei primi mesi 9 mesi dell’anno sarebbero 600 i bambini morti o dispersi nel tentativo di raggiungere le coste del nostro continente. Sono le stime di Save the Children che ricorda che dal 2014 ad oggi sono più di 10.400 i morti o dispersi nel Mediterraneo. “In questi giorni, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, siamo a Lampedusa per ricordare le vite spezzate dei migranti e per chiedere con forza all’Europa un impegno concreto e non più rimandabile per evitare il ripetersi di simili tragedie e favorire la protezione e l’accoglienza di chi cerca un futuro migliore nel nostro continente”, afferma Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia.
In occasione della Giornata nazionale memoria delle vittime dell’immigrazione a Lampedusa, Save the Children parteciperà agli eventi organizzati dal Comitato 3 Ottobre in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e con il patrocinio del Comune di Lampedusa.
Dallo scorso 7 settembre Save the Children ha avviato un’operazione di ricerca e salvataggio dei migranti nel Mediterraneo con l’obiettivo di salvare quante più vite umane possibili: in poco più di tre settimana la nave Vos Hestia di Save the Children ha tratto in salvo circa 600 migranti, tra cui 85 minori. Tra i più piccoli sono 75 coloro che hanno intrapreso il viaggio verso l’Europa senza l’accompagnamento di uno o più adulti di riferimento.
I bambini che sono sbarcati in Italia nel 2016 sarebbero, secondo l’associazione, 20.600 e degli oltre 301mila migranti sbarcati in Europa i bambini rappresentano il 28%.
“I minori, in particolare se non accompagnati, rappresentano gli individui più vulnerabili tra coloro che intraprendono la pericolosissima traversata del Mar Mediterraneo. Abbiamo il dovere morale, in collaborazione con la Guardia Costiera italiana e le altre Ong, di fare tutto ciò che è in nostro potere per trarre in salvo quante più persone possibile e di offrire ai bambini la protezione di cui hanno bisogno una volta sbarcati in Italia”, sottolinea Neri e aggiunge: “Riteniamo, inoltre, che le istituzioni europee non possano più ritardare l’attuazione di una agenda europea sulla migrazione che abbia al centro i diritti dei bambini.”
Per quanto riguarda l’Italia Save the Children ha promosso la proposta di legge C 1658 sulla protezione e l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, che è nuovamente all’esame della Commissione affari costituzionali dopo essere stata ferma per quasi tre anni.