Bruxelles – In linea con l’iniziativa “Un bilancio dell’Ue incentrato sui risultati” e con il suo impegno volto a legiferare meglio, martedì la Commissione il punto sull’attività svolta dal gruppo ad alto livello sulla semplificazione a favore dei beneficiari dei Fondi strutturali e di investimento europei (fondi Sie).
La burocrazia può costituire un deterrente per le piccole imprese e le startup che talvolta, proprio a causa delle procedure amministrative, rinunciano alle possibilità offerte dai fondi Sie. Ciò significa non sfruttare un potenziale prezioso in termini di miglioramento della competitività europea. Per questo motivo la Commissione ha istituito un anno fa un gruppo ad alto livello sulla semplificazione incaricato di studiare soluzioni e facilitare l’accesso delle imprese ai Fondi strutturali e di investimento europei.
Il gruppo ha finora formulato una serie di raccomandazioni in quattro settori:
- procedure online;
- modalità semplificate di rimborso delle spese;
- accesso più agevole delle Pmi ai finanziamenti;
- maggiore ricorso agli strumenti finanziari.
In questo scorcio finale del 2016 il gruppo sarà impegnato ad affrontare la sovraregolamentazione, ossia gli obblighi amministrativi supplementari imposti ai beneficiari dalle autorità nazionali o locali.
“Le raccomandazioni del gruppo apportano inoltre un contributo diretto alla riflessione sul futuro della politica di coesione post 2020”, ha dichiarato la commissaria per la Politica regionale Corina Crețu. L’ex vicepresidente della Commissione e presidente del gruppo ad alto livello Siim Kallas ha osservato: “Bisogna proseguire nell’eliminazione delle strozzature e garantire sinergie tra i Fondi. Non sempre è necessario modificare la regolamentazione: occorre però individuare e promuovere le migliori pratiche in tutta l’Ue. Ed è esattamente quello che intendiamo fare”. Alcune delle raccomandazioni proposte dal gruppo sono già state incluse nel riesame intermedio del quadro finanziario pluriennale della Commissione. Tra queste:
- modalità semplificate di rimborso delle spese. Per esempio, i beneficiari non sarebbero più obbligati a giustificare ogni singola voce di spesa ma per determinate categorie di costi, comprese le spese del personale o altre spese generali, come assicurazioni o canoni di locazione, potrebbero ricorrere a tassi forfettari o prezzi fissi;
- promozione del principio “una tantum”: i documenti forniti dai beneficiari sarebbero conservati in formato digitale e non dovrebbero essere ripresentati in ogni singola fase di attuazione del progetto;
- promozione delle sinergie e delle migliori pratiche, ad esempio singoli inviti a presentare proposte in cui potrebbero confluire diverse fonti di finanziamento dell’Ue. Questo consentirebbe alle Pmi di presentare un’unica domanda per ottenere finanziamenti a favore di un pacchetto di investimenti invece di dover partecipare a una serie di inviti;
- armonizzazione, per quanto possibile, tra le pratiche di mercato e le condizioni applicate agli imprenditori che ricevono prestiti erogati tramite gli strumenti finanziari sostenuti dai fondi Sie. In pratica, le condizioni sarebbero meno rigide di quelle imposte per le normali sovvenzioni: ad esempio, sarebbe richiesta meno documentazione e i tempi prescritti per la conservazione dei documenti sarebbero più brevi.
Sulla base delle raccomandazioni del gruppo, la Commissione ha inoltre proposto di rendere più semplice la combinazione con il Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis), prevedendo che il richiedente debba rispettare un’unica serie di procedure invece che norme distinte per ciascun Fondo.
Contesto
Il gruppo ad alto livello sulla semplificazione a favore dei beneficiari dei Fondi strutturali e di investimento europei (fondi Sie) è stato istituito dalla Commissione europea con decisione del 10 luglio 2015. Questo gruppo di 12 esperti, operativo da ottobre 2015, fornisce consulenza alla Commissione europea su come ridurre gli oneri amministrativi a carico dei richiedenti che vogliano avvalersi dei cinque Fondi.
Il regolamento sui fondi SIE per il periodo di programmazione 2014-2020 offre già una serie di possibilità di semplificazione e di riduzione degli oneri amministrativi; tra queste una serie di norme comuni a tutti i fondi Sie, l’ampliamento dell’uso delle opzioni relative ai costi semplificati e il passaggio alla coesione elettronica (“e-cohesion”). Il gruppo effettua anche un monitoraggio dell’utilizzo delle suddette possibilità da parte degli Stati membri.
La relazione finale del gruppo ad alto livello prevista per il 2018 sarà uno dei pilastri su cui si fonderà la riflessione della Commissione sul futuro della politica di coesione.