Bruxelles – Samantha Cristoforetti, l’astronauta che ha conseguito il record europeo e il record femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo (199 giorni), è stata ospite ieri sera al Parlamento europeo in occasione della proiezione del film documentario “AstroSamantha, la donna dei record”, che racconta della sua missione sulla stazione spaziale internazionale.
L’evento, organizzato dall’europarlamentare Alessia Mosca, è stato aperto dai vicepresidenti del Parlamento europeo Antonio Tajani e David Sassoli, i quali hanno espresso le proprie congratulazioni e i propri complimenti all’astronauta. Tajani, in particolare, ha commentato: “Lo spazio rappresenta il futuro della ricerca, della politica industriale e anche un sogno”, ha poi aggiunto, rivolto a Cristoforetti: “Lei è stata brava a far sognare gli italiani e saper far sognare è una dote riservata a pochi”. Sassoli ha anche ricordato che durante l’incontro non si celebrava solo AstroSamantha e l’avanzare della scienza, ma anche l’Europa: “Tutto questo è stato possibile perché c’è l’Europa e quindi è anche un riconoscimento al successo dell’Europa”, è questa l’immagine dell’Ue che si vuole trasmettere, “l’Europa che investe nella ricerca, l’Europa che scopre, l’Europa che è curiosa, l’Europa che serve al mondo” e secondo Sassoli è, questo, un messaggio da non sottovalutare, perché la missione è stata possibile proprio “grazie all’Unione europea, grazie alla stazione spaziale europea e agli in esimenti che sono stati fatti in un campo strategico, importantissimo, su cui hanno investito i cittadini europei”.
Tra il pubblico erano presenti adulti e anche molti bambini, a cui è stato lasciato ampio spazio per potersi confrontare direttamente con l’astronauta. Il sogno, le stelle, la possibilità di guardare le cose da un punto di vista esterno sono state le tematiche che più hanno toccato la sensibilità del pubblico. Samantha ha sottolineato l’importanza di avere un grande sogno da seguire, perché “Un sogno così ti porta nel quotidiano a impegnarti, a fare le cose bene, a confrontarti con i tuoi limiti, a farti le ossa, a costruirti il carattere, a sfidarti, ma alla fine ti trovi a essere una persona migliore a chi saresti stata senza un sogno. il sogno ti permette di realizzarti, di fare cose belle”.
Per quanto riguarda il rapporto con la Terra, “è un po’ paradossale, sei lontano dalla Terra, sei fuori dal pianeta, però in un certo senso te ne appropri di più, piano piano diventa il tuo “backyard”, il tuo cortile dietro casa”, ha spiegato Cristoforetti: “Tante volte ho la sensazione che i problemi vengano amplificati da difetti di carattere, che se riuscissimo a lavorarci su un pochino sarebbero ridimensionati e riusciremmo a concentrarci sui problemi globali”.
A questo invito a non ingigantire i problemi quotidiani e locali ma a concentrarsi sui problemi globali che, a lungo termine, posso realmente costituire un serio pericolo per l’umanità intera, Samantha ha espresso la sua preoccupazione sulla sfiducia di diverse persone nei confronti della scienza: “E’ una cosa che mi preoccupa, come sia possibile questa sorta di mancanza di fiducia nella scienza”, nonostante gli importanti traguardi raggiunti, anche nell’innalzamento delle nostre prospettive di vita, “quando parliamo di comprensione di fenomeni fisici, di fenomeni biologici, di medicina, non lo so che cos’altro avrebbe potuto fare la scienza per dimostrare che funziona”, naturalmente “nei suoi ambiti di competenza”.
L’incontro terminato con la proiezione del documentario “AstroSamantha”, dove il pubblico è stato guidato attraverso tutte le fasi del viaggio spaziale, dalla preparazione, dall’addestramento, alla partenza, alla vita quotidiana sulla stazione spaziale, fino all’atterraggio.
Samantha ha risposto a tutti, grandi e bambini, emozionando tutta la sala, è riuscita ancora una volta a far sognare i presenti donando a tutti un pezzo del suo cielo.