Bruxelles – Anche i campi coltivati delle fattorie della regina beneficia dei finanziamenti Ue previsti dalla politica agricola comune (Cap). Lo rende noto una ricerca effettuata da Greenpeace che analizza i principali fruitori dei fondi Cap nel Regno Unito. Tra i finanziati di sangue blu sono presenti anche il duca di Westminster, il duca di Northumberland, Sir Richard Sutton, il conte di Moray, Baron Phillimore e la sua famiglia, e il conte di Plymouth.
I finanziamenti Ue per gli appezzamenti agricoli, che per i soli possedimenti reali di Sandringham Farms ammontano a 557.707 sterline (circa 645.000 euro), costituiscono un contributo importante all’economia inglese e la resa effettiva della Brexit mette a rischio la possibilità di ricevere dei sussidi per i protagonisti del settore primario.
Il governo ha assicurato che farà in modo di garantire i fondi Cap anche dopo la Brexit fino al 2020, mentre si premurerà di elaborare un piano di finanziamenti locale. E intanto prende piede il dibattito su quanti, fra chi riceve dei finanziamenti, necessitino realmente dei fondi. Il membro dell’associazione Country Land (Terreno di campagna) Christopher Price ha così commentato le polemiche che avevano coinvolto uno dei ricchi beneficiari dei sussidi: “Li riceve perché è un agricoltore e tutti i paesi sviluppati supportano l’agricoltura, in un modo o nell’altro”, ha però concordato sul fatto che l’uscita del Regno Unito dall’Ue potrebbe creare un’opportunità per riformare il sistema, cosa di cui ci sarebbe “sicuramente” bisogno.
Un portavoce del dipartimento per l’ambiente, il cibo e gli affari rurali (Defra) ha dichiarato: “Il segretario di stato ha sottolineato il bisogno di continuità per gli agricoltori e sta progettando, insieme al suo team ministeriale, di collaborare con l’industria, le comunità rurali e il pubblico più ampio per strutturare i nostri piani per cibo, agricoltura e ambiente fuori dall’Ue”.
In conclusione, Dio salvi la regina e il governo inglese salvi le sue reali verdure.