Bruxelles – Un nuovo esodo di ebrei verso Israele sta colpendo l’Europa: “Secondo la Jewish Agency, quasi 10.000 ebrei si sono trasferiti in Israele nel 2015. 8.000 esclusivamente dalla Francia”, un esodo che va fermato perché “l’Europa senza gli ebrei non sarebbe più Europa”, ha dichiarato il primo vicepresidente del Parlamento europeo Antonio Tajani nel corso di una conferenza sul futuro delle comunità ebraiche in Europa al Parlamento europeo. Secondo l’esponente del Ppe “l’antidoto è da un lato ricordare e dall’altro guardare al futuro. E’ necessario mantenere la nostra coscienza ed essere fieri della nostra identità”.
A presiedere la conferenza sono stati il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz e il primo vicepresidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, mentre i deputati Fulvio Martusciello (Ppe), presidente della delegazione parlamentare per i rapporti con Israele, Cecilia Wikström (Alde), vicepresidente del gruppo di lavoro sull’antisemitismo, e Juan Fernando Lopez Aguilar (S&D), presidente del gruppo di lavoro, hanno presieduto i dibattiti sulla situazione attuale dell’antisemitismo in Europa.
Il motivo principale per il quale molti ebrei starebbero preferendo di lasciare l’Europa per Israele è la violenza verbale o fisica che un ebreo su cinque subisce. Martin Schulz ha sottolineato che “quando vediamo che la popolazione ebraica in Europa è diminuita da quasi quattro milioni nel 1945 a poco più di un milione oggi, allora sappiamo che è giunto il momento non solo di prendere un impegno politico chiaro ma di agire efficacemente nel più breve tempo possibile. L’Europa deve essere una casa migliore per i suoi cittadini ebrei”.
Antonio Tajani ha invitato le istituzioni europee, i suoi Stati membri e i suoi cittadini ad opporsi all’antisemitismo e a combatterlo. L’Europa deve mantenere salda la propria identità della quale la comunità ebraica è un elemento fondamentale e dalla quale non deve sentirsi escluso nessun cittadino europeo.