Bruxelles – I cittadini italiani anche fuori dall’Italia avranno la possibilità di votare al prossimo Referendum costituzionale del 4 dicembre. Sia che siano residenti stabili sia che siano all’estero temporaneamente. Una circolare del ministro degli Interni ha anche prorogato il termine per chiedere di votare da fuori Italia fino al 2 novembre.
Chi si trova provvisoriamente all’estero ma non è iscritto all’Aire, l’anagrafe degli italiani residenti fuori dai confini nazionali, potrà quest’anno votare per posta. Tutti i cittadini, anche quelli temporaneamente fuori dall’Italia per almeno tre mesi per motivi di lavoro, studio o cure mediche, in certi casi anche per motivi familiari, potranno votare dall’estero per posta. È necessario comunicare la propria intenzione al proprio Comune in Italia attraverso questo formulario entro il due novembre, secondo una proroga decisa dal ministero dell’Interno rispetto alla prima scadenza dell’otto ottobre, come precisa anche il Ministero degli Esteri: “Il Ministero dell’Interno – afferma un comunicato della Farnesina – ha diramato la Circolare n. 40 del 28 settembre 2016 (il cui testo è reperibile qui) nella quale, dopo aver confermato che la scadenza fissata dalla legge è l’8 ottobre, – ha invitato i Comuni ad accettare, in via amministrativa, anche le opzioni che perverranno oltre tale termine, purché entro il 2 novembre prossimo“.
Se non si utilizza il formulario presente nel link indicato sopra, basta una domanda in carta libera, nella quale si chieda di votare “ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, consapevole delle conseguenze penali in caso di dichiarazioni mendaci”, indicando il nome e cognome, luogo e data di nascita, luogo di residenza, Consolato competente, indirizzo postale estero al quale dovrà essere spedito il plico elettorale, fotocopia del documento di identità, dichiarando di trovarsi all’estero per almeno tre mesi per motivi di lavoro, studio o cure mediche, o di essere un familiare convivente di un elettore in tali condizioni, infine la data e la firma dell’elettore in questione. La domanda può essere consegnata a mano (anche da persona diversa), o inviata per email, posta, fax al Comune, e vale per una sola votazione. Per trovare l’indirizzo a cui inviare la richiesta si può o telefonare o visitare il sito internet al proprio Comune.
Se si desidera votare dall’estero e si è invece iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani all’estero, bisogna assicurarsi in primis che il Consolato abbia l’indirizzo corretto dell’elettore per poter spedire il plico elettorale. Il plico si riceve a casa un paio di settimane prima del voto e si potrà quindi votare per posta. Se invece si desidera votare in Italia è necessario comunicare la propria intenzione al Consolato il prima possibile. È sufficiente una domanda in carta libera che specifichi il nome e cognome, il luogo e la data di nascita, il luogo di residenza, il Comune italiano di iscrizione Aire, la fotocopia del documento di identità, la data e la firma dell’elettore in questione. La domanda potrà essere consegnata a mano oppure inviata per email, posta, fax al Consolato e vale per una sola votazione. È importante che si indichi il referendum (in questo caso quello costituzionale del 4 dicembre) per il quale si chiede di votare in Italia.