Bruxelles – Con un dibattito al Comitato delle Regioni e una cerimonia presso la Sede della Baviera a Bruxelles è stata lanciata l’iniziativa “Una Politica Regionale post 2020 forte e rinnovata per tutte le Regioni”, sostenuta da 188 Regioni europee che rappresentano oltre il 75% della popolazione dell’Unione europea. Le Regioni europee sono da sempre gli attori principali della Politica di Coesione, la quale rappresenta poco più di 1/3 del bilancio Ue e finanzia da 30 anni lo sviluppo dei territori europei.
I presidenti delle Regioni europee chiedono all’Ue un nuovo slancio e una rinnovata capacità di azione di fronte alle sfide che il nuovo millennio ha portato con sé: la politica di Coesione deve essere rinnovata, diventando più semplice e più flessibile, più pronta a reagire difronte alle crisi, restando però affidabile nel finanziare investimenti.
Il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo, partecipando a Bruxelles in qualità di presidente della Conferenza delle Assemblee Legislative europee (Calre) e della Commissione per la Politica di Coesione terririale (Coter), ha dichiarato che “le politiche di coesione sono la faccia migliore dell’Europa perché contribuiscono in modo significativo a ridurre il ritardo di alcune Regioni all’interno dell’Unione”. Cattaneo ha inoltre sottolineato che “il senso politico di questa Conferenza è quello di ribadire la centralità delle politiche di coesione e l’importanza di strumenti di supporto a progetti decisi a livello locale”, aggiungendo, “È importante che le Regioni inizino a parlare con una voce sola per contrastare il preoccupante spostamento che sta avvenendo, nel silenzio generale, dalle politiche regionali alle politiche centralizzate. Gli enti locali devono tornare ad essere di nuovo protagonisti nel processo di costruzione della nuova Europa”.
Tra i presidenti delle Regioni europee presenti, Sergio Chiamparino è intervenuto a nome delle Regioni italiane, sostenendo il ruolo chiave che i governi regionali hanno nel disegnare la Politica Regionale del futuro. “La storia della Politica regionale in Piemonte è una storia di successo e di successi: in 30 anni abbiamo potuto realizzare sviluppo partendo dalle caratteristiche del territorio, realizzando gli obiettivi europei in modo coerente alle nostre specificità, senza imporre scelte calate dall’alto. Abbiamo finanziato e realizzato i poli di innovazione, mettendo insieme PMI, grandi imprese e università; abbiamo restaurato e valorizzato la Venaria, creando un attrattore turistico-culturale che è diventato un modello europeo; abbiamo attivato politiche di contrasto alla disoccupazione e alla povertà che hanno contenuto gli effetti della crisi”. Anche riguardo alle critiche spesso mosse nei confronti della Politica di Coesione, il presidente Chiamparino ha ricordato che “il Piemonte ha sempre “fatto i compiti”, senza restituire a Bruxelles nemmeno un euro di fondi non spesi. Ma soprattutto ha speso investendo in progetti sostenibili che continuano a generare crescita”.
La dichiarazione, condivisa da oltre 70 tra le più significative Regioni e associazioni regionali europee, ha dunque come obiettivo quello di definire le nuove linee guida delle politiche regionali da attuare in Europa dopo il 2020 nell’ambito sociale, economico e di coesione territoriale.