Bruxelles – “Sai qualcosa che dovremmo sapere tutti?”: questa la domanda che i Verdi europei da oggi rivolgono a tutti i cittadini dell’Unione attraverso la nascita della piattaforma EUleaks, un sistema online di scambio di informazioni. Presentata oggi al Parlamento europeo, il nuovo strumento “ha l’obiettivo di proteggere i whistleblowers”, coloro che rivelano informazioni importanti, di interesse pubblico ma che sono rischiose da diffondere pubblicamente.
Chiunque voglia rivelare un segreto su fenomeni di corruzione, frode, cattiva gestione della cosa pubblica, a partire delle istituzioni europee, può farlo raccontandolo agli europarlamentari del gruppo dei Verdi.
Ma perché mandare certe informazioni a un partito politico specifico? Per i Verdi in questo progetto loro non sono lì “come un partito, ma come membri del parlamento eletti”. Dodici europarlamentari del gruppo hanno assicurato che tutto avverrà in maniera anonima e che nessuno, neppure la persona che accede alla piattaforma e entra in contatto con l’informazione riservata, potrà rivelare l’identità della fonte. “Se riceviamo delle informazioni, vere o false che siano, noi le vagliamo e poi decidiamo se e come condividerle”, ha spiegato l’eurodeputato Ernest Urtasun. “Non vogliamo metterci in competizione con i giornalisti, ma collaborare con loro”, ha aggiunto
La nuova piattaforma nasce sulla scia delle conseguenze giudiziarie che hanno subito le due talpe dello scandalo LuxLeaks, ma anche della denuncia dei Verdi della mancanza di trasparenza nel processo decisionale delle istituzioni europee.
“La maggior parte delle decisioni sono prese a porte chiuse, ha spiegano ai microfoni di Eunews.it Benedek Javor dei Verdi, “È molto difficile trovare informazioni affidabili sulle decisioni prese dentro l’Unione europea”.
La piattaforma è stata presentata proprio mentre i giornalisti protagonisti del Panama Papers chiedevano di fronte alla commissione d’inchiesta sul caso delle società offshore di intervenire con leggi per la protezione dei whistle-blowers.