Bruxelles – L’apertura del presidente del Consiglio alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina non è piaciuta all’eurodeputato del Pd Daniele Viotti che parla di “manfrina stucchevole” e chiede al governo di pensare a mettere in sicurezza il Paese.
Nel corso dell’assemblea che celebra i 110 anni del gruppo Salini-Impregilo Renzi rivolgendosi a Pietro Salini, numero uno del Gruppo, ha detto: “Se siete nella condizione di sbloccare le carte e di sistemare quello che è fermo da 10 anni noi ci siamo”. Per Renzi una grande opera infrastrutturale può creare “posti di lavoro, 100mila posti di lavoro”, ma deve essere “utile per tornare ad avere una Sicilia più vicina e raggiungibile e per togliere la Calabria dal suo isolamento”. “La mia – ha affermato – è una sfida in positivo”.
“La manfrina del ponte sullo stretto ormai è diventata stucchevole, se ne parla da anni e non è una priorità né per il Paese, né per la Sicilia, né per le nostre imprese del settore edile”, ha ribattuto Viotti secondo cui “come governo e come partito democratico piuttosto che rimanere ancorati alle vecchie e spesso inconcludenti idee di grandi opere dovremmo pensare a un grande piano di piccole opere pubbliche”, un piano che abbia lo scopo di “mettere in sicurezza il nostro disastrato Paese, pensando ai nostri fiumi, alle nostre montagne, ai Paesi a rischio dissesto e alle piccole imprese”.