Bruxelles – Con l’Italia è in corso “un buon dialogo” che va avanti “con spirito positivo” sul bilancio che il nostro Paese dovrà presentare a Bruxelles per il consueto esame della Commissione europea entro il prossimo 15 ottobre. Lo ha affermato il commissario agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, in un dibattito organizzato dal sito “Politico” a Bruxelles. In corso, ha spiegato il commissario “c’è una discussione a livello tecnico e amministrativo con il Tesoro e a livello politico con Renzi e specialmente con Padoan”, il messaggio è “che le regole vanno rispettate” per questo la Commissione “sta aspettando le cifre e poi insieme cercheremo di ridurre il gap” tra quelle presentate da Roma e quelle richieste da Bruxelles.
Nel Def di aprile, l’Italia si era impegnata a raggiungere quest’anno un deficit del 2,3% in discesa all’1,8% nel 2017. Secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa la Commissione europea sarebbe propensa a concedere all’Italia un deficit di “almeno il 2,3%” per il 2017, tenendo conto delle emergenze per il sisma nell’Italia centrale e per i flussi migratori. L’apertura dello 0,5%, equivarrebbe a circa 8 miliardi di euro.
Parlando di flessibilità e di sanzioni per quei Paesi che non rispettano le regole, Moscovici ha dichiarato che la volontà di Bruxelles è “essere intelligenti includendo flessibilità nelle regole”. Le sanzioni “possono essere usate quando necessario ma si devono evitare il più possibile”, in quanto è “meglio un dialogo che porti a fare delle riforme, piuttosto che imporre sanzioni senza ottenere le riforme”. Se però si arrivasse a una situazione “in cui le sanzioni sarebbero inevitabili, allora le imporremo”, ha però avvertito Moscovici.