Bruxelles – L’integrazione europea “dovrebbe dare risposte ai bisogni dei cittadini”. Fino a qualche anno fa “questa risposta era combinata, e all’inizio con grande successo, con la creazione di nuove istituzioni”, ora invece, “ed è molto importante per l’euro e le banche centrali”, qualsiasi cosa venga fatta “deve essere fatta per rispondere ai bisogni dei cittadini”. Lo ha dichiarato il presidente della Bce Mario Draghi nell’audizione alla commissione Affari economici del Parlamento europeo. Per Draghi l’integrazione “deve continuare”, ma “non attraverso la creazione di nuove istituzioni, ma con una risposta integrata che sia diretta alle esigenze dei cittadini”.
Il numero uno della Eurotower ha parlato anche di spesa pubblica e flessibilità del Patto di Stabilità. “Nelle regole c’è molta flessibilità”, ha affermato dicendo ai Paesi “che non hanno spazio fiscale”, che “devono pensare più alla composizione del Bilancio che alla sua grandezza”. “Se guardiamo alla storia di questi Paesi” che hanno poco spazio fiscale “molti hanno aumentato fortemente la spesa nei 10/15 anni prima della crisi, eppure la crescita è ancora in stallo e non è aumentata”, questo perché “non è assumendo persone per non fare niente che riporti la crescita in un Paese”.
Parlando di Brexit ha affermato poi che “l’integrità del mercato unico deve essere rispettata, al di là di quale sarà l’accordo che si troverà con il Regno Unito”. Per Draghi “ci troviamo in periodo di transizione molto difficile”, che “influenzerà la stabilità della nostra Unione in futuro”, e quindi se i leader Ue “rispetteranno quello che hanno detto” a Bratislava, ovvero che le quattro libertà fondamentali di movimento delle persone, capitali, servizi e beni sono inscindibili “potremo con fiducia dire che ci sarà una Unione stabile in futuro”, ma se non lo faranno “le cose andranno diversamente”.