Bruxelles – Non c’è spazio per pedoni e biciclette. Ad avere la meglio in Valle d’Aosta sono le automobili. La regione alpina detiene il primato per numero di auto per abitante, il più alto a livello regionale in tutta Europa: più di una macchina per persona, 1.147 auto ogni mille abitanti, superando di gran lunga la media europea che è di 487 auto ogni mille abitanti. Lo rivela l’ultimo rapporto dell’Eurostat, l’ufficio statistico europeo, che analizza i dati aggiornati al 2014, del trasporto in Unione europea a livello regionale.
Inoltre, l’Italia detiene il primato nelle 10 posizioni più alte della classifica: ben 6 tra le prime 10 regioni europee per numero più alto di auto ogni 1.000 abitanti sono italiane. A livello europeo è seconda alla Valle d’Aosta la regione olandese di Flevoland, dove però ogni abitante detiene meno di un’automobile a persona. Per la terza posizione si torna subito in Italia, nella nordica Provincia autonoma di Trento, mentre più in basso ma sempre tra le prime posizioni si collocano: la Provincia di Bolzano, al quinto posto, poi a seguire Umbria, Molise e Marche, rispettivamente al settimo, ottavo e decimo posto.
Insomma altro che piste ciclabili, l’Italia resta ancora alle quattro ruote, e principalmente nel più ricco Nord. Agli ultimi posti nella classifica Eurostat su base regionale ci sono invece aree di Paesi dell’Est che hanno tassi inferiori a 375 auto ogni mille abitanti. La prima tra le ultime è la Romania, 6 regioni del paese si collocano tra le 10 posizioni più basse, segue la Grecia, che si aggiudica tre delle ultime 10 posizioni e l’Ungheria che ha una regione che occupa una posizione nella classifica tra le 10 regioni con meno auto per abitante.
Questi indicatori regionali sono spesso influenzati dalla situazione e dalla struttura economiche dell’area, ma possono anche essere legati a circostanze particolari. “I dati sulla Valle d’Aosta”, specificano da Eurostat, “sono influenzati dallo speciale regime fiscale della regione e non riflettono necessariamente il reale numero di auto per abitante (circolanti) nella regione”. Secondo i dati Eurostat, nel 2013 circolavano sulle strade europee poco meno di 250 milioni di veicoli, principalmente in Germania, con 43.4 milioni di automobili e Italia con 36.9 milioni.
Alla fine del 2014, il tasso più alto di automobili nei Paesi dell’Unione europeo si è registrato generalmente nelle regioni di Stati membri che sono entrati nell’Unione prima del 2004. Una concentrazione particolarmente alta di auto si risconta in molte regioni italiane, in quelle orientali e meridionali dell’Austria, con l’eccezione della capitale Vienna, in molte parti della Germania e della Finlandia, come del Lussemburgo e in molte altre aree dei Paesi membri.
Tra i paesi che invece sono entrati nell’Unione europea dopo il 2004 e prima del 2007, solo tre regioni hanno una concentrazione di auto così alta, di almeno 575 vetture ogni 1000 abitanti, poco più della media europea ferma a 487 auto ogni 1000 abitanti. Si tratta di Malta, che viene considerata come una regione per le piccole dimensioni, e Wielkopolskie e Opolskie in Polonia.
L’uso maggiore delle automobili è stato registrato anche nelle regioni insulari, dove non ci sono molti mezzi di trasporto alternativi, come la rete ferroviaria. Tra queste compaiono regioni come: Åland in Finlandia al quarto posto nella classifica regionale, i dipartimenti francesi d’outre-mer (la maggior parte dei quali sono isole), la Sicilia e la Sardegna in Italia, le isole Baleari in Spagna e Malta.
Ci sono poi luoghi in cui al di là del livello di sviluppo economico e della rete dei trasporti, non utilizzare l’automobile diventa una scelta conveniente e anche di vita. È il caso delle grandi capitali europee dove problemi logistici, come ad esempio la difficoltà di trovare parcheggio, oppure per ragioni etiche molti decidono di non possedere una macchina ma si affidano a bici e trasporti pubblici. È la tendenza verso cui vanno tutte le regioni in cui si collocano le capitali europei degli Stati membri che sono entrati nell’Unione prima del 2004 come Germania, Regno Unito o Francia.
A dispetto dei bassi tassi di motorizzazione delle regioni europee che ospitano le capitali ci sono alcune significative eccezioni, come la regione Attica che ospita Atene in Grecia, o il Lazio in Italia dove troviamo una città superaffollata di auto come Roma, il Comune di Madrid in Spagna e le regioni del Sud e dell’Est dell’Irlanda.
Inoltre, le regioni immediatamente confinanti con quelle che ospitano le capitali hanno tassi di motorizzazione molto alti come risultato del continuo andare e venire dei suoi abitanti dalle capitali che costituiscono forti centri di attrazione lavorativa. L’uso incredibilmente alto dell’automobile, come in alcune regioni italiane che si collocano ai primi posti a livello europeo, è strettamente legato a vari fattori.
Primo fra tutti, “la difficoltà di garantire una rete di trasporti pubblici ben distribuita e funzionante in territori remoti e molto ampi, con una bassa densità di popolazione e quindi una domanda molto bassa che”, secondo il rapporto Eurostat, “non giustificherebbe un’offerta più consistente di quella attualmente presente. Inoltre, anche dal punto di vista economico portare il trasporto pubblico in alcune zone risulterebbe non sostenibile”.